Bologna, 25 gennaio 2024 – Accorgimenti sulle preferenziali, con attestazioni facilitate ai semafori per i bus. Meno fermate su alcune tratte per accorciare i ritardi, specie sulle lunghe corsie preferenziali che interessano arterie ai 30 all’ora.
E nuovi orari di percorrenza per alcune tratte chiave, per dare ai cittadini orari certi e ridurre i disagi di questi giorni.
Potrebbero essere questi, assieme ad altri, alcuni dei pilastri che sorreggeranno la risistemazione del trasporto pubblico locale a Bologna.
La carta dell’intesa è stata sottoscritta ieri sera, dopo un lungo summit, dai sindacati locali del Tpl e Palazzo d’Accursio (assieme a Tper e Srm), mentre oggi il Comune ne illustrerà meglio i contenuti.
Si tratta di un accordo articolato, che tiene dentro una serie di aggiustamenti che il Comune ha voluto portare a casa nel più breve tempo possibile, per placare le polemiche sulla Città 30 e affrontare subito i gravi ritardi che stanno accumulando i mezzi in questi giorni.
Dentro l’intesa, che assumerà il ruolo di vera e propria cornice per interventi futuri, dovrebbe esserci anche l’impegno a migliorare le condizioni di lavoro degli autisti, oltre ad accorgimenti su via Irnerio – potrebbe essere spostata la fermata problematica dello Sferisterio – e su viale Pietramellara, specie sulla storica tripla fila che si crea a uno dei bordi di piazza Medaglie d’Oro.
Contenuti oggetto del dibattito di questi giorni e che oggi si capirà se sono dentro l’intesa oppure no.
Intanto ieri, dopo l’intervallo previsto nel pomeriggio per garantire le corse anche in occasione degli scioperi, dalle 19.30 è ripartito il ‘fermo’ degli autisti di bus in città. Le rilevazioni condotte nella prima fase del fermo (8.30-16.30), confermano che la giornata di ieri ha visto otto autisti su 10 di quelli previsti in turno aderire alla mobilitazione indetta dai sindacati di base.
Dunque, adesione all’80%. Le sigle confederali, con Faisa Cisal e Ugl autoferrotranvieri, invece, ieri hanno proseguito a Roma la trattativa sul rinnovo del contratto: il confronto, informano, presenta ancora distanze da colmare, ma il dialogo proseguirà con riunioni calendarizzate l’1 e il 13 febbraio.
I sindacati confederali con Faisa e Ugl ribadiscono comunque la volontà di accelerare i tempi per il rinnovo del contratto. A Bologna invece, come detto, le trattative vanno un pelino meglio. Nei giorni scorsi alcuni autisti del trasporto pubblico avevano denunciato la situazione insostenibile causata dalla Città 30. Cresce quello che è in gergo lo ‘straordinario forzoso’ degli autisti, ritardi che sono un costo anche per l’azienda. "Vediamo con i nostri occhi i disagi dei passeggeri – avevano detto alcuni dipendenti –, i problemi sono diversi e i ritardi in questi giorni ci sono tutti, su un mezzo giro si può arrivare quasi a mezz’ora. Le tantissime ciclabili hanno ristretto le carreggiate, le svolte sono diventate pericolosissime".
pa. ros.