Travolta dal bus a Bologna, perse una gamba: il video scagiona l’autista. Assolto

Cade l’accusa di lesioni gravissime. Il legale: "In caso di frenata avrebbe messo a rischio i passeggeri". Il filmato mostra che la donna (poi risarcita) anticipò di una frazione di secondo l’accensione del verde

Un intervento di Polizia locale e ambulanza in via Irnerio (immagino d’archivio)

Un intervento di Polizia locale e ambulanza in via Irnerio (immagino d’archivio)

Bologna, 5 luglio 2022 - L’autobus passò con il giallo, ma, ribadisce l’avvocato Pietro Giampaolo, "il conducente in quell’esatto momento non ha potuto frenare in quanto avrebbe messo in pericolo l’incolumità dei passeggeri". Il quale poi sottolinea: "Quella che termina con questo processo è una disgrazia che ha segnato fortemente la vita di due persone ancora sconvolte". Innanzitutto quella di S., oggi 51 anni, e di F., autista quarantenne di Tper che la travolse provocandole l’amputazione di una gamba.

Il dramma. L’orologio torna al 5 febbraio 2019, via Irnerio. L’autobus della linea urbana 20/A, condotto da F., viaggia in direzione via Indipendenza e in quel momento si trova all’altezza del semaforo all’incrocio con via Mascarella. Dove attende di passare dall’altra parte della strada S.. Qui purtroppo avverrà l’impatto tra il mezzo e la donna: la situazione appare gravissima fin da subito, all’ospedale infatti subirà l’amputazione della gamba sinistra oltre a una serie di altri traumi più lievi. Per il pm Gabriella Tavano l’autista – come scritto nel capo di imputazione per lesioni stradali gravissime – peccò di "negligenza, imperizia e imprudenza". Per "colpa specifica", violò una serie di norme del Codice della strada, in particolare "non arrestandosi al semaforo con via Mascarella che proiettava luce gialla, pur potendo fermarsi in condizioni di sicurezza e non regolando la velocità in prossimità dello stesso incrocio". La donna, da par suo, aggiunge la Procura, "quando stava scattando il verde per i pedoni, all’altezza dell’isola pedonale di via Irnerio, si era immessa sulla carreggiata in prossimità dell’attraversamento, procedendo da destra verso sinistra rispetto alla direzione di marcia dell’autobus".

Il processo. Decisivo, nel corso del dibattimento, risulterà il video della telecamera montata sull’autobus che riprese l’intera scena e che porterà poi la Procura a chiedere l’assoluzione dell’imputato. Il motivo? Innanzitutto il pedone avrebbe anticipato di una frazione di secondo il verde, mettendo un piede giù dalla banchina mentre, però, l’autobus stava passando con il giallo. Ribadisce l’avvocato Giampaolo che "in quel momento il conducente si è trovato a valutare se frenare e mettere in pericolo l’incolumità dei trasportati o, visto che l’incrocio era libero, oltrepassarlo". Tesi che ha tenuto facendo leva sull’articolo 41 del Codice della strada, comma 10: "Durante il periodo di accensione della luce gialla – così la norma –, i veicoli non possono oltrepassare i punti stabiliti per l’arresto, a meno che non vi si trovino così prossimi che non possono più arrestarsi in condizioni di sufficiente sicurezza". In questo caso "devono sgombrare sollecitatamente l’area di intersezione con opportuna prudenza". Cosa che, secondo il tribunale, fece l’autista assolto ’perché il fatto non sussiste’ (la donna è stata risarcita).

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro