REDAZIONE BOLOGNA

Tre bandiere per la pace. Lepore espone a Palazzo anche il vessillo israeliano

Lo stendardo sventola dalla finestra accanto a quelli palestinese e arcobaleno. Il sindaco: "La decisione arrivata in seguito all’accordo per il cessate il fuoco". Dopo le polemiche, scelta concordata con le comunità ebraica ed islamica. .

Le tre bandiere esposte ieri da una delle finestre di Palazzo d’Accursio

Le tre bandiere esposte ieri da una delle finestre di Palazzo d’Accursio

Un messaggio di pace che mette d’accordo sia la Comunità ebraica sia quella islamica. Matteo Lepore, dopo l’esposizione della bandiera palestinese sul balcone di Palazzo d’Accursio nel maggio scorso, alla notizia del cessate il fuoco in Medio Oriente ha affisso anche quella israeliana. Un impegno, in verità, che il sindaco si era preso mesi fa dopo le critiche della Comunità ebraica, a seguito delle quali aveva cercato subito dopo il disgelo esponendo accanto al vessillo della Palestina, la bandiera arcobaleno della Pace. Un gesto per rasserenare il clima, ma che non era bastato a Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica bolognese, che anche in occasione della recente marcia della pace in città (a cui non ha partecipato, ndr), aveva definito l’esposizione del vessillo palestinese sulla facciata del Comune "divisiva". Ma non solo. La distanza – tra Lepore e De Paz – si era resa evidente anche in altre occasioni: dall’assenza di Lepore alle celebrazioni al memoriale della Shoah dopo il 7 ottobre, all’invito all’attivista palestinese Omar Barghouti nel febbraio scorso, fino al discorso filo-palestinese del presidente dell’Arci, Walter Massa, il 25 aprile 2024 in piazza Nettuno.

La scelta di ieri di esporre la bandiera israeliana dal palazzo comunale, però, ha prodotto un primo risultato: la ricucitura di uno strappo. Tant’è che Lepore ha di fatto concordato la decisione sia con De Paz sia con Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii e coordinatore della comunità islamica bolognese. Morale: non è stata tolta la bandiera palestinese da Palazzo D’Accursio, ma è stata aggiunta al suo fianco anche quella israeliana, oltre a quella della Pace.

La decisione – conferma l’amministrazione – è arrivata in seguito all’accordo tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio degli ostaggi. Le tre bandiere, spiega una nota, oggi posizionate fuori da una delle finestre del Comune, saranno spostate da domani sulla balconata della Sala Rossa al posto dello striscione ‘Cessate il fuoco ora’.

"Quando abbiamo esposto la bandiera della Palestina accanto a quella della Pace dalle finestre di Palazzo D’Accursio – ricorda Lepore – avevamo chiesto che si fermasse il massacro e che tutti i rapiti tornassero a casa. Mi ero preso l’impegno che qualora il governo israeliano avesse fermato le azioni militari e riaperto il fronte del dialogo, accanto avremmo esposto anche quella israeliana e così abbiamo fatto". Il sindaco era finito nel bersaglio delle polemiche dopo aver esposto la bandiera palestinese nei mesi scorsi. Attacchi verso il primo cittadino che sono rinfocolati a seguito dei fatti di sabato scorso, con la manifestazione in centro a Bologna per Ramy degenerata in danneggiamenti anche nella zona della Sinagoga.

La stessa comunità ebraica bolognese ha più volte chiesto al sindaco di rimuovere la bandiera palestinese dalle finestre del Comune o, perlomeno, di esporre anche quella israeliana.

"Quello che sta accadendo in queste ore accende in tutti noi una speranza concreta – ragiona ancora il sindaco – che potrà essere tale solo se si metterà al centro il rispetto dei diritti e della vita umana prima di ogni altra cosa. Gaza e le città palestinesi distrutte andranno ricostruite e restituite ai palestinesi, servirà per questo l’impegno della comunità internazionale".

Il Comune, assicura il primo cittadino, "proseguirà nel proprio lavoro di promozione della pace e della non violenza, che ho voluto anche rafforzare con una delega specifica all’assessore Daniele Ara, quando il 24 febbraio prossimo in Cappella Farnese ospiterà l’Assemblea regionale degli Enti locali per la Pace".

ros. carb.