Trecento caschetti da bicicletta per gli alunni delle elementari

Ha preso il via la campagna per la sicurezza sulle strade. Sorbi: "Speriamo diventi. un accessorio obbligatorio"

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Ha preso il via la campagna pluriennale regionale di sicurezza stradale intitolata ‘Col casco non ci casco’. Nella palestra scuole Bambini di Sarajevo di Crespellano alla presenza di insegnanti, amministratori locali e del presidente dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale, sono stati distribuiti (ed indossati in diretta) oltre 300 caschetti utili alla difesa della salute dei piccoli ciclisti delle classi quinte delle elementari. L’iniziativa, spiega la Regione, ha l’obiettivo di educare all’uso del casco in bicicletta per tutelare i ciclisti, gli utenti più deboli della strada, partendo proprio dai più piccoli e proteggerli così dal rischio di danni gravi in caso di incidente. La campagna, avviata nel 2016, ha visto finora la distribuzione gratuita, a scopo educativo, di migliaia di caschetti.

"Negli anni - l’iniziativa si è consolidata diventando una tradizione a cui i ragazzi partecipano con impegno ed entusiasmo grazie anche a insegnanti che hanno sposato la causa e alla Polizia locale che continua a sostenere l’iniziativa andando nelle scuole e partecipando in maniera molto attiva alla formazione dei ragazzi".

"L’auspicio dell’Osservatorio regionale è che il casco per le bici sia reso obbligatorio in Italia quanto prima a partire dai più piccoli per estenderlo poi a tutti i ciclisti ma anche a monopattinisti e utilizzatori di e-bike -dice Sorbi- E la Regione è impegnata a livello nazionale affinché questo avvenga, come accadde anni fa per la battaglia conclusa positivamente e partita dall’Emilia-Romagna, sull’uso obbligatorio del casco in moto".

g.m.

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