MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Treno del Ricordo per le vittime delle Foibe: cerimonia a Bologna

L’evento commemorativo con la mostra itinerante promossa dal ministero per lo Sport. Il ministro Giuli: “Una pagina strappata e per troppo dimenticata”

Foibe, treno del ricordo. Il ministro Giuli: "Qui la memoria ha un significato potente"

Foibe, treno del ricordo. Il ministro Giuli: "Qui la memoria ha un significato potente"

Bologna, 14 febbraio 2025 - Quattro carrozze che ripercorrono lo strazio vissuto dalle vittime delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata e per non dimenticare, mai. Torna il Treno del Ricordo, progetto promosso dal ministro per lo Sport e i Giovani, che fa luce, grazie a una mostra itinerante all’interno dei suoi vagoni, su “una pagina strappata della nostra storia”, riproducendo il viaggio compiuto dagli esuli istriani, fiumani e dalmati nel Dopoguerra.  Il treno storico messo a disposizione da Fondazione Fs italiane insieme con il Gruppo Fs accoglie visitatori di tutte le età, ma è importante partire dalle scuole e dai più giovani.

“Sappiamo quale increscioso e orrendo episodio si è verificato qui a Bologna nei confronti dei bambini che tornavano, fuggendo, dalla Venezia Giulia, dall’Istria e dalla Dalmazia - afferma il ministro alla Cultura Alessandro Giuli -. Questo è il luogo in cui il ricordo ha un significato ancora più potente: sono qui per riaffermare l’intenzione di procedere speditamente con il museo del ricordo perché la cittadinanza di Bologna e l’Italia sappiano che c’è un solo modo di guardare al futuro: ricordare ciò che è successo”.

Una storia “troppo a lungo dimenticata e per troppo a lungo siamo stati divisi sulla lettura storica, che è chiara - conclude Giuli -. Come ha ribadito il presidente Mattarella, è arrivato il momento di affermare una memoria condivisa sulle nostre cicatrici storiche”. 

Alla cerimonia, l’assessora alla Cultura dell’Emilia-Romagna Gessica Allegni: “Questo è un esercizio collettivo di memoria. Dobbiamo ricordare per conoscere e per non perdere consapevolezza di ciò che è accaduta. Dobbiamo affrontare questi momenti con unità nazionale, senza pregiudizi. Il confine orientale è stato prima teatro del fascismo e poi dell’orrore delle Foibe perpetrate dal regime comunista di Tito. È importante tramandare la memoria”. 

Presente l’assessore comunale ai Lavori pubblici Simone Borsari: “Questo ci aiuta a fare i conti con il nostro passato. È importante squarciare il velo di mancata conoscenza e di oblio avvenuto in questo decennio. È fondamentale che questa pagina venga conosciuta sempre più nelle scuole e nella comunità”.

Al fianco delle istituzioni, il prefetto Enrico Ricci, il direttore di Direzione operativa infrastrutture territoriali di Bologna di rete ferroviaria italiana Filippo Catalano; i deputati Galeazzo Bignami, Marco Lisei, l’europarlamentare Stefano Cavedagna e la capogruppo di FdI in Regione Marta Evangelisti e il consigliere Francesco Sassone

Questo momento “lo dobbiamo a chi è stato perseguitato - dice il questore Antonio Sbordone -. Una sorta di riparazione che da qualche anno è partita in modo molto forte, recuperando una memoria persa. Abbiamo qualcosa da farci perdonare tutti per aver trascurato di dare rilievo alla memoria di queste vittime”.