Trovata morta nel dirupo dopo sette giorni

Silvana Deotto era scomparsa da domenica Il corpo scoperto alle pendici di Monte Adone

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A una settimana dalla scomparsa è stata trovata senza vita Silvana Deotto. La donna, 75enne originaria di Udine, residente con una nipote a Bologna in via Mazzini, non dava notizie di sé da domenica. Il corpo è stato rinvenuto ieri, nel pomeriggio, a Brento di Monzuno, in una zona boscosa. L’allarme è stato lanciato da un’escursionista che stava percorrendo il sentiero Cai 913 alle pendici del monte Adone: dopo aver notato uno zainetto abbandonato, si sarebbe accorto della salma che giaceva nel dirupo sottostante.

La chiamata di soccorso è stata raccolta dalle centrale dei carabinieri di Vergato, intervenuti sul posto con i colleghi forestali della stazione di San Benedetto in Val di Sambro, gli agenti di Polizia del commissariato Bolognina Pontevecchio, che avevano raccolto la denuncia e procedono per le indagini, e varie squadre dei vigili del fuoco che si sono occupati del recupero del corpo con l’intervento dell’elicottero.

L’operazione ha richiesto alcune ore, a causa delle condizioni impervie della zona. Gli accertamenti delle forze dell’ordine, dopo che la salma è stata riconosciuta dalla nipote, sono ancora in corso, ma appare certo che la donna si fosse allontanata volontariamente dall’abitazione. La Deotto, infatti, era solita spostarsi dal centro cittadino, in bicicletta o con i mezzi pubblici, per dedicarsi a qualche passeggiata nel verde, dove raccoglieva erbe, e spesso si recava in territorio pianorese. Questa volta, però, era uscita senza cellulare, ma portando con sé due paia di scarpe, presumibilmente uno per il trekking e uno da usare come cambio.

La denuncia di scomparsa era stata sporta lunedì mattina dalla nipote che, preoccupata per non averla vista tornare, si era recata al commissariato di Polizia. Le ricerche sono durate svariati giorni sia in area urbana che extraurbana. Per tutta la serata di venerdì e nella mattinata di ieri, infatti, il corpo dei Vigili del Fuoco, con una ventina di uomini e vari mezzi, tra cui l’Unità di Crisi Locale, ha setacciato l’area del Lungosavena con l’ausilio di squadre di terra e un elicottero. Con loro c’erano anche il reparto speleo alpino fluviale e il nucleo cinofili di Modena. La 75enne, da quanto testimoniato da familiari e conoscenti, era solita recarsi lungo il fiume Savena, oltre che in collina, per percorrere la pista ciclopedonale che costeggia il corso d’acqua da Rastignano a Pianoro, motivo per cui le ricerche si erano concentrate in quest’area. Il corpo, che è a disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato sottoposto a un primo esame da parte del medico legale.

Zoe Pederzini

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