Truffa anziana, ma è tradito da un anello

La figlia della vittima ha riconosciuto l’oggetto rubato in un negozio del centro, la polizia poi è risalita al malvivente: denunciato

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Una truffa di metà settembre, l’ennesima vittima anziana nel mirino, ma questa volta un finale ben diverso con la scoperta del malvivente. Grazie al fiuto della figlia di una donna di 86 anni e all’indagine dei poliziotti del commissariato Due Torri. Il finale, dicevamo: denunciato per ricettazione un napoletano di 64 anni con già precedenti specifici in materiale.

Tutto inizia il 20 settembre quando l’uomo contatta l’anziana che vive nel centro di Bologna. "Signora – dice la voce trafelata dall’altra parte del telefono –, suo figlio ha avuto un gravissimo incidente in auto". Panico. Il chiamante continua la storiella: "Servono cure specifiche e soldi. Tanti soldi. Una quantità ingentissima di denaro". Oppure gioielli, nel caso il cash non fosse disponibile tra quelle quattro mura. Insomma, prosegue il malvivente, ogni oggetto di valore è ben accetto "se vuole salvare suo figlio". E ora avanti con la parte due: "Passerà a recuperare i soldi un uomo di fiducia, lasci tutto a lui, non si preoccupi". Il gioco purtroppo è fatto, la povera vittima non ha altre possibilità e decide di dare tutto quello che ha a quel farabutto. Grazie e arrivederci.

Solo pochi minuti più tardi, a truffa avvenuta, la donna chiama la figlia e inizia a raccontare. Scatta la denuncia alla polizia che cerca di mettere nero su bianco una sorta di identikit dell’uomo che si è presentato a recuperare il malloppo: anelli e altri preziosi. Nulla, purtroppo, almeno per i primi giorni. Fine delle speranze? Macché. Perché qui entra in gioco la figlia della vittima la quale, passeggiando per il centro storico, sabato nota in una vetrina di un compro oro un anello identico a uno di quelli rubati a sua madre. Così richiama la polizia. Gli agenti del Due Torri sentiranno il titolare sulla provenienza del prezioso e ciò che riferirà risulterà fondamentale. "Deve ritornare qui a breve", dice il negoziante. Detto, fatto. Ma ad attenderlo, questa volta, ci saranno i poliziotti e le sorprese non mancheranno. Già, perché in una valigetta il truffatore aveva la bellezza di 53 oggetti preziosi, tra anelli e collane, e addosso 4.800 euro. Dalla figlia verranno riconosciuti altri anelli rubati, tre in tutto, poi riconsegnati alla legittima proprietaria. In corso accertamenti sul resto del bottino, con tutta probabilità rubato con la stessa tecnica ad altre ignare vittime. Per il napoletano è scattata la denuncia.

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