"Soldi spesi per auto e viaggi, ma chiariremo "

Gli avvocati dell’assicuratore accusato di avere sottratto un milione e 600mila euro: "La cifra è inferiore, ma lui collaborerà con la Procura"

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Bologna, 27 febbraio 2020 - Alberghi di lusso, viaggi, macchine costose. Sarebbero state queste le spese "più grosse di lui" che il broker ’infedele’, il subagente di una nota Compagnia di assicurazioni finito nei guai per appropriazione indebita e che rischia di essere accusato anche di truffa, avrebbe sostenuto con i soldi versati dai suoi clienti per le polizze. Si tratta di un milione e seicento mila euro, secondo le oltre 20 persone che lo hanno querelato, "molti di meno, circa 7-800mila", invece, secondo i suoi difensori, gli avvocati Gianluca Giorgi e Matteo Ravagnani. Contro l’assicuratore, un lughese di 60 anni, i pm Stefano Dambruoso e Rossella Poggioli hanno aperto due fascicoli per appropriazione indebita, dopo le indagini della Guardia di finanza.  

I suoi legali ora confermano di volere "collaborare e fare chiarezza, senza negare i fatti. Da subito c’è stata una stretta collaborazione con i pm e presto chiederemo un interrogatorio formale in cui forniremo documenti utili a ricostruire la vicenda. Il nostro assistito spiegherà tutto".  

Il denaro sottratto dal broker "è finito tutto in spese – sottolinea l’avvocato Ravagnani –, non sono coinvolte altre persone o conti off shore". Dopo l’interrogatorio, quindi, "se ce ne fosse la disponibilità valuteremmo con la Procura un patteggiamento o altre soluzioni".  

Inoltre, oltre alle 20 persone che attualmente hanno sporto denuncia – una coppia a cui il broker avrebbe sottratto negli anni 456mila euro, difesa dall’avvocato Giovanni Domeniconi, un cliente a cui ne sarebbero spariti 500mila e altri ancora – ci sarebbero stati pure altri casi, "in cui però il broker ha rimborsato i clienti di tasca propria", spiegano i suoi avvocati. Un rapporto di fiducia spezzato per "una situazione diventata più grande di lui: voleva provare l’ebbrezza della ricchezza, ma gli è sfuggita di mano", rivelano i legali.  

Oggi il sessantenne, che a settembre è stato licenziato dalla agenzia appaltatrice della nota Compagnia per cui lavorava e rimosso dal Registro degli intermediari assicurativi, è tornato a vivere a casa della madre e sta facendo colloqui per trovare un altro tipo di impiego. In più, come anticipato, l’accusa sta valutando se contestargli anche la truffa, oltre all’appropriazione indebita, date le attività volte a convincere i clienti, stando a quanto loro stessi hanno riportato, ad acquistare da lui polizze assicurative.  

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