
Un militare in una fase di controllo
Bologna, 12 giugno 2025 — Un sedicenne, residente nel sud Italia, è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri del Nucleo radiomobile di Bologna perché ritenuto responsabile di una tentata truffa ai danni di una famiglia emiliana.
Secondo il racconto dei militari, i fatti sono avvenuti in via Francesco Roncati, proprio da dove è arrivata la chiamata ricevuta dalla Centrale operativa dell’Arma bolognese, nella quale si chiedeva aiuto per una truffa che si stava attuando in quel momento.
In particolare, riferiva alle forze dell’ordine che, entrando in casa, aveva sorpreso il marito impegnato in una doppia telefonata in modalità vivavoce — sia al telefono fisso sia allo smartphone — con due interlocutori che, spacciandosi per carabinieri, chiedevano una cauzione per evitare il carcere al figlio, rimasto coinvolto in un incidente stradale.
La donna ha capito così che il proprio coniuge era al telefono con dei truffatori e, nel tentativo di non farsi sentire, si è allontanata e ha telefonato ai veri carabinieri, raccontando loro quello che stava accadendo. Così l’operatore della Centrale operativa ha informato le pattuglie del Nucleo Radiomobile, facendole dirigere velocemente a casa della donna per fermare un altro protagonista della truffa: il finto carabiniere addetto al ritiro della cauzione, che, all’ingresso in casa, si è trovato a fare i conti con i veri militari.
Le forze dell’ordine hanno così scoperto che il presunto responsabile del reato era un ragazzo non ancora maggiorenne, non residente nella zona bensì in una cittadina del sud dell’Italia.
Su disposizione della Procura, il 16enne è stato arrestato e accompagnato in una struttura della giustizia minorile.
In seguito, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni dell’Emilia Romagna ha disposto nei confronti del 16enne l’applicazione della misura cautelare del collocamento in comunità. La tecnica di raggiro da parte dei ladri è oramai nota, fanno sapere i caabinieri. Dopo la telefonata col primo truffatore che non è in zona, entra in scena il secondo truffatore che si presenta fisicamente davanti alla porta per ritirare la cauzione richiesta. Il copione è sempre lo stesso e fortunatamente, grazie alla campagna di prevenzione delle truffe, molti cittadini non ci cascano più.