Bologna, truffatori senza limiti. "Mia moglie rischia di perdere il bambino"

Il trucco della finta gravidanza a Pieve di Cento, Castello d'Argile e Crevalcore

Una donna incinta

Una donna incinta

Pieve di Cento (Bologna), 25 maggio 2019 - «Mia moglie è incinta e lei ci ha urtato con la macchina. Dobbiamo andare all’ospedale perché è spaventata e rischia di perdere il bambino. Ci paghi subito per il danno e siamo a posto così». È con questo escamotage che una coppia di truffatori sta mettendo a segno il raggiro dello specchietto nei Comuni di Pieve di Cento, Castello d’Argile e Crevalcore. Sono già due le persone finite nella trappola dei delinquenti, ma le segnalazioni sono cinque. I carabinieri, dopo aver raccolto le denunce, sono alla caccia dei furfanti, che hanno escogitato un nuovo modo per carpire la fiducia delle vittime. Si tratta di una coppia di trentenni, con la donna che probabilmente sotto alla maglietta ha una pancia finta di gommapiuma.

La sceneggiata è a dir poco articolata: dopo lo scontro simulato, l’automobilista di turno viene fermato dai truffatori che, durante un sorpasso, sostengono di essere stati colpiti allo specchietto, danneggiandolo. Ma soprattutto il marito riferisce che la moglie di fianco a lui è incinta ed è rimasta impaurita per l’accaduto. A questo punto, si arrabbia per le conseguenze che potrebbero esserci per il proseguo della gravidanza. L’automobilista, vittima del raggiro, si impietosisce e temendo guai peggiori, acconsente al risarcimento. Così va a prelevare il denaro nel vicino ufficio postale o allo sportello bancomat. Solo successivamente, raccontando l’accaduto agli amici e parenti, la vittima capisce di essere stata raggirata dai due delinquenti.

I carabinieri hanno avviato le indagini sul caso. Gli inquirenti sollecitano chi viene avvicinato, anche se non cade nella trappola, a segnalare gli episodi e soprattutto ad annotare il numero di targa, fondamentale per identificare la vettura e quindi incastrare i truffatori. La moglie incinta è, comunque, una nuova ‘variante’ della truffa dello specchietto, che continua a imperversare nella Bassa.

 

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