Truffe finanziarie, boom a Bologna. "Guadagni facili online"

Geo Ceccaroli (Polizia postale): "Denunciate subito. Da inizio anno 30 casi, perdite per un milione e mezzo"

Geo Ceccaroli, dirigente della Polizia postale (FotoSchicchi)

Geo Ceccaroli, dirigente della Polizia postale (FotoSchicchi)

Bologna, 8 dicembre 2019 - «Trading è una delle ricerche più gettonate sul web, ma le promesse di facili guadagni con pochi clic sono i primi segnali di una truffa: chiamate noi, denunciate subito». Bitcoin, cryptovalute, Forex: il mondo delle transazioni online è sempre più difficile da tenere al sicuro dai raggiri. Lo sottolinea Geo Ceccaroli, dirigente della Polizia postale : «Soltanto sotto le Torri, da gennaio, 30 episodi, con perdite di oltre un milione e mezzo».

Ceccaroli, di che truffatori parliamo? «Di sedicenti ‘analisti finanziari’, che contattano telefonicamente gli utenti proponendo investimenti allettanti».

Il raggiro come avviene? «Innanzitutto, attraverso contatti giornalieri e portali online costruiti ad hoc, per dimostrare un fittizio accrescimento degli investimenti».

Come primo passo, si costruire un rapporto di fiducia? «Come il magistrale Principe de Curtis in Totòtruffa, puntano su relazioni di complicità ».

Poi, scatta la truffa? «Il cliente, dopo i primi modesti guadagni, s’illude di aver trovato un consulente affidabile, al quale delega la gestione delle proprie risorse. Magari anche con una ‘fuga’ di capitali verso Paesi compiacenti, così da contenere tasse e controlli fiscali».

Le vittime quali sono? «Il problema è trasversale, riguarda tutte le estrazioni sociali: dal manager che investe tutto a chi guadagna per una volta 5mila euro e cerca di cambiare la propria vita».

Qualche esempio? «È il caso di Lucia (il nome è di fantasia, ndr), che senza esperienza di trading viene contatta da un ‘broker’. Lui è persuasivo, promette guadagni in maniera professionale, fino a convincerla a versare 350mila euro di tasca propria, e 100mila euro di suo figlio, in conti esteri: in sei mesi ha perso tutto. O di Andrea (nome fittizio, ndr) che, dopo aver lavorato una vita, viene catturato da un sito internet, con diversi truffatori che lo convincono a versare oltre 150mila euro. L’epilogo? Lo stesso».

Di storie così ne sentite molte. «La tempestività è fondamentale: bisogna denunciare subito. Così si fermano i truffatori».

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