Turismo, l’Appennino verso il tutto esaurito

L’obiettivo di molti bolognesi è quello di avere una ‘casa vacanza’ a pochi chilometri dalla città dove andare durante i week end

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La prossima vacanza? Sull’Appennino bolognese. In tempi così incerti sono già tanti i bolognesi a caccia di un appartamento al fresco per la vacanza estiva, magari in uno dei tanti suggestivi borghi della nostra montagna. Una forma di villeggiatura che si pensava tramontata per sempre, e che invece in tempo di Coronavirus presenta tutte le caratteristiche di rispetto della fase due. In alcune località, spiega il responsabile cultura e turismo dell’Unione dei Comuni dell’Appennino, Marco Tamarri, ci sono già alcune frazioni, come Pianaccio (localita’ Lizzano in Belvedere) o Castiglione dei Pepoli, vicine al tutto esaurito, e questo anche in considerazione del fatto che in questi luoghi, isolati e poco battuti, certo non si trova la vasta offerta di pernottamento di altre località turistiche. "Non si tratta solo di proprietari di seconde case, che chiamano nei Comuni per sapere se possono recarsi nella casa in montagna, ma anche di cittadini interessati ad avere una sorta di ‘rifugio’ durante l’estate, magari da affittare per tutti i mesi estivi. Si tratta in realtà non di un aumento vero e proprio in termini di pernottamenti vista la chiusura di alberghi o bed&breakfast".

Con la quarantena infatti molte persone sono state ‘costrette’ a stare a casa dal lavoro dovendo però usare giorni di ferie che non potranno riutilizzare in estate, quindi l’obiettivo di molti è quella di avere una ‘casa vacanza’ a pochi chilometri dalla città dove andare durante i week end, tra una passeggiata nei boschi e un giro al lago. Viste le dimensioni non si rischia alcun affollamento.

"Questi luoghi sono geograficamente fatti e costruiti per ospitare poche persone. Se anche tutte le case fossero affittate non ci sarebbero affollamenti, magari normalmente sono borghi con poche unità di residenti stabili, che in estate si moltiplicano per due o per tre. Ma lo spazio non manca". La prossima estate potrebbe essere quindi caratterizzata da quello che si definisce il ‘turismo di prossimita’: e più che una scelta si tratterà di una decisione "dettata dalla necessità di accedere all’unica forma di turismo compatibile con l’esigenza di sicurezza e di distanziamento sociale. E noi siamo pronti" commenta Maurizio Fabbri, sindaco di Castiglione dei Pepoli e presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

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