Turismo, non c’è più personale Corsini: "Il governo intervenga"

L’assessore regionale: "Una fesseria incolpare il reddito cittadinanza. Quei lavori siano attrattivi"

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Dopo due anni di ‘magra’ dovuti alla pandemia, anche a Bologna il turismo ha ripreso a marciare spedito. I primi dati relativi al 2022 fanno ben sperare per il settore: nei primi tre mesi i pernottamenti sono aumentati del 141% rispetto al 2021, grazie soprattutto al traino dei turisti stranieri (+396%), anche se non sono mancati i visitatori italiani (+92%), come testimoniano i dati elaborati dal Centro studi turistici di Firenze per Confesercenti, che ieri ha presentato (in sala anche l’ex assessore Alberto Aitini) un progetto di promozione che prevede l’arrivo in città di 11 blogger, cinque dall’estero. A mettere a rischio la ripresa del settore, oltre alle tensioni internazionali e all’inflazione, c’è però la carenza di personale.

Se a livello nazionale il gap occupazione nelle imprese del comparto dell’accoglienza supera quota 400mila, a Bologna, stima il presidente di Bologna Welcome, Giovanni Trombetti, all’appello mancherebbero probabilmente circa 5mila addetti. "La difficoltà a reperire personale c’è da alcuni anni, ma ora il problema è esploso – ha sottolinea Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo –. Credo, però, che le associazioni di categoria e imprese, assieme a sindacati, debbano dire che è colpa del reddito di cittadinanza è una fesseria. Forse c’è un tema di carico lavoro eccessivo. Il punto, però, è che noi investiamo per formare giovani, anche negli Its, che poi vanno all’estero. Il governo può aiutarci, cambiando le regole per rendere più attrattivo il lavoro turistico".

Capitolo blogger. Gli influencer che hanno come target soprattutto i "giovani" (fino ai trentenni, una forbice plausibile) saranno in città da oggi, per tre giorni. Un lungo tour che li porterà prima a Dozza Imolese, poi nel centro di Bologna domani, e poi ancora dopodomani in Valsamoggia, a Monteveglio, dove alcuni blogger hanno già prenotato la sessione con le sfogline. "Non abbiamo dato nessun obbligo, i blogger hanno dei percorsi indicati, ma possono tranquillamente staccarsi – ha sottolineato Loreno Rossi, direttore provinciale di Confesercenti (nella foto). Presente anche il consigliere delegato Mattia Santori –. L’unico ‘obbligo’ che hanno e fare dei pezzi su quello che vivranno, aspettiamo resoconti su like e follower".

pa. ros.

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