Bologna, cinque turisti a bagno nel Nettuno. Multati

Si tratta di ventenni irlandesi, che sono stati fermati da carabinieri e polizia locale. Due hanno tentato la fuga, ma sono stati rintracciati

I turisti irlandesi sul Nettuno

I turisti irlandesi sul Nettuno

Bologna, 2 agosto 2021 - In vacanza in Italia, pensavano di ripetere l’iconica scena de ‘La dolce vita’. Ma ai cinque, bagnati, ubriachi e in mutande, mancava come minimo un po’ di grazia. La decenza, insieme alle scarpe, l’avevano già lasciata ai piedi della fontana. "Le urla, tipo quelle di maiali al macello, ci hanno svegliato alle 6. E quando io e mio marito ci siamo affacciati alla finestra non potevamo credere ai nostri occhi". La finestra di Stefania, che abita in via Rizzoli, affaccia su piazza del Nettuno. E quello che la coppia ha visto, una volta aperte le persiane sulla mattina bolognese, ha dell’incredibile: "Questi cinque ragazzi, in mutande, arrampicati sulla statua del Gigante che bevevano e urlavano come degli ossessi". Neppure il tempo di chiamare le forze dell’ordine che già una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri, seguita da una della polizia locale, erano arrivate in piazza Maggiore. La scena che si è presentata alle forze dell’ordine era la stessa immortalata nelle foto scattate dai residenti, qui pubblicate: vestiti e scarpe buttati a terra, quattro dei ragazzi seduti sul marmo del piedistallo del Gigante, il quinto a bagno, direttamente, nella fontana, con tanto di birrette in mano. Una situazione di ‘relax’ turbata solo dall’arrivo dei carabinieri, che ha causato un fuggi fuggi generale. "Questi cinque hanno provato a scappare – prosegue la residente –. Ma il marmo era viscido e uno è anche scivolato: è caduto e, dico la verità, mi sono spaventata perché pensavo che si fosse fatto anche molto male. Invece, forse anestetizzato dall’alcol in corpo, si è rialzato subito, come niente fosse". Due dei cinque ragazzi, scalzi e in mutande, hanno tentato la fuga, mentre gli altri tre venivano identificati da carabinieri e municipale. La loro corsa, in quelle condizioni, è durata poco: sono stati raggiunti e riaccompagnati nella piazza, dove li attendevano gli amici. Mentre militari e agenti li invitavano a uscire dall’acqua e a ricomporsi, i tre continuavano a bere, senza un minimo di ritegno. "Tanto che un carabiniere si è fatto consegnare le bottiglie e le ha buttate", dice ancora la testimone. Stando a quanto poi verificato dalla polizia locale, si tratta di ventenni irlandesi, in vacanza per scoprire - a quanto pare approfonditamente e a modo del tutto loro - le bellezze del Belpaese. Sono stati tutti multati per 500 euro: la denuncia non è scattata perché, fortunatamente, la loro condotta irresponsabile non ha provocato danni alla fontana del Giambologna. "Ringrazio i carabinieri e la polizia locale per il loro intervento tempestivo – ha detto l’assessore alla Sicurezza Alberto Aitini –. Un intervento così rapido è stato reso possibile dall’allarme installato pochi mesi fa nella fontana, grazie al quale riusciamo a verificare in tempo reale se qualcuno si introduce all’interno della vasca e quindi a intervenire prontamente. Quelli visti ieri mattina sono comportamenti del tutto inaccettabili: le bellezze che rendono unica la nostra città vanno vissute con rispetto, da cittadini e turisti". Una bravata simile, dall’ultimo restauro della fontana (concluso a fine 2017), non si ricordava. Certo, a maggio scorso, ancora in zona gialla, in uno dei sabato pomeriggio affollati di ragazzini, un ‘fenomeno’ si era lanciato, incitato dagli amici che lo riprendevano con il cellulare, nella fontana, sotto gli occhi, allibiti, del sindaco Virginio Merola e della polizia. Pochi giorni dopo, un uomo con problemi psichiatrici aveva invece scalato il Gigante ed era sceso solo all’arrivo del 118 che lo aveva preso in carico.  

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