Tutor spenti, partono le pattuglie col telelaser / FOTO e VIDEO

Controlli della polizia sulle autostrade dopo la sentenza. Il dirigente: ”Gli automobilisti rischiano il ritiro della patente”

Una pattuglia della polizia stradale

Una pattuglia della polizia stradale

Bologna, 31 maggio 2018 – I tutor sono spenti. Ma non l’attenzione sulle condotte degli automobilisti, in particolare in vista dei weekend d’estate, quando il traffico si fa più caldo, soprattutto nelle tratte verso il mare. Lo conferma il dirigente provinciale della Polizia stradale, Alberto Tricoli: «È chiaro che se i tutor sono spenti – spiega – cercheremo di mantenere gli standard di sicurezza, attuando, ad esempio, servizi di pattugliamento con il telelaser. Già da qualche tempo abbiamo incrementato le pattuglie impegnate in questo tipo di servizi nelle strade extra urbane, con 3 o 4 attività di controllo alla settimana». Un servizio che, da quando il lavoro dei tutor era entrato a pieno regime, nel 2005, non veniva più svolto dalla polizia stradale nei tratti coperti dal sistema, per evitare sovrapposizioni.

ANSA

E buona parte della rete d’autostrade che si snoda intorno a Bologna era coperta da tutor fino a ieri, quando la sentenza sul contenzioso tra Autostrade e l’azienda Craft (che ne rivendica il brevetto) è diventata esecutiva. I tutor coprivano, in A14, il tratto compreso tra Rimini Nord e il bivio per Casalecchio; in A13 quello tra Padova Nord e Bologna Arcoveggio; e in A1 la Variante di valico, tra Fiorenzuola e Badia. E se l’occhio elettronico riesce ad avere uno sguardo complessivo sulle condotte degli automobilisti, la presenza massiccia di pattuglie con telelaser e autovelox mobili potrà, comunque, essere un deterrente a condotte sbagliate: «Diciamo che se il tutor punta sulla quantità, con le multe inviate a casa di tutti i trasgressori, il lavoro dei poliziotti in strada è indirizzato invece alla qualità: prima di tutto perché chi commette infrazioni viene fermato nell’immediatezza e rischia anche il ritiro della patente», conclude Tricoli.

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Quindi, in attesa di luglio, quando dovrebbe entrare in vigore il nuovo servizio di videocontrollo in autostrada, conviene comunque non avere il piede troppo pesante. E non per una questione meramente economica, ma di salute. Come confermano i dati dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale, gli incidenti in Emilia-Romagna, da quando sono entrati in funzione i tutor sono diminuiti in maniera notevole, passando dai 1.492 del ’98 ai 986 del 2015, ossia meno 34%. Nel solo territorio autostradale di Bologna, il calo in sei anni è stato del 18,12 per cento, passando dai 480 incidenti del 2010 ai 393 del 2016. «Lo spegnimento dei tutor è un fatto che preoccupa, soprattutto in vista dell’incremento del traffico nel periodo estivo, ma le sentenze vanno rispettate – ha spiegato il presidente dell’Ente Mauro Sorbi –. Spero che venga trovata al più presto una soluzione perché i tutor hanno dimostrato di esser un mezzo efficace per la prevenzione degli incidenti e delle vittime. Un dato su tutti: la riduzione del 70% della mortalità sulle autostrade, ma anche il calo, lo scorso anno, di oltre il 18% delle multe per eccesso di velocità. Rassicura la comunicazione della polizia stradale circa l’aumento dei controlli delle pattuglie anche con l’utilizzo degli autovelox. Ma l’appello è agli automobilisti perché dimostrino, anche a tutor spenti, maggior senso di responsabilità nel rispettare i limiti di velocità, guidando senza distrazioni».

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