Bologna, un tutore rivoluzionario per chi è paralizzato

Elia Mugnai, 26 anni e Davide Bettoni, 29, reduci da gravi incidenti: "Le gambe erano senza vita, adesso invece stiamo in piedi"

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Bologna, 18 maggio 2022 – Due incidenti gravi e una lesione midollare che avevava fatto loro perdere l’uso delle gambe. Ma per Elia Mugnai, 26 anni e Davide Bettoni, 29 la speranza è rinata: le gambe, pian piano, stanno ricominciando a funzionare. Questo grazie a un software applicato a una ortesi (un tutore) fabbricata su misura. Il sistema di sensori monitorizza costantemente il movimento dell’articolazione di ginocchio e, in base alla fase di passo analizzata, permette il movimento in modo più dinamico e reattivo. Sono gli stessi giovani a raccontare la loro vicenda.

Elia: "Ho avuto un incidente sportivo nel 2018 e all’unità spinale (il giovane è di Arezzo, ndr) il mio quadro clinico era abbastanza compromesso: non era presente alcun movimento delle gambe. Certo proseguo sempre con la fisioterapia, ma ora riesco a fare tante cose che prima erano impossibili: fare da mangiare e lavarmi i denti stando in piedi, ma anche dare un bacio alla mia fidanzata stando in piedi". Davide invece ha avuto un incidente in moto nel 2020 e anche per lui la diagnosi iniziale era stata molto preoccupante: "I medici, sono stato sei mesi al Niguarda, mi hanno detto che si trattava di una lesione midollare incompleta, con una parziale interruzione del sistema nervoso. Da due mesi ho questo tutore mi dato più libertà: lavo i piatti, stendo la biancheria, ho ripreso ad andare in palestra. Certo il percorso è ancora lungo". Il tutore si chiama C-Brace ed è prodotto dalla Ottobock, azienda di una sessantina di dipendenti con sede a Budrio che collabora anche con l’Inail. L’unico problema sono i costi, piuttosto alti e rimborsati in misura ancora poco consistente da sistema sanitario nazionale.

 

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