Bologna, tutti i lati oscuri della fine di Borri: dalla pistola allo zainetto in spalla

La Procura ha disposto l’autopsia sul corpo del medico. Presto si scoprirà se aveva polvere da sparo sulle mani. Ma non convincono il punto in cui è stato ritrovato il cadavere e le condizioni dell’arma accanto a lui.

Tutti i lati oscuri della fine di Borri  Dalla pistola allo zainetto in spalla

Tutti i lati oscuri della fine di Borri Dalla pistola allo zainetto in spalla

Sarà disposta l’autopsia sul cadavere di Paolo Borri, l’oculista di 66 anni trovato senza vita l’altro pomeriggio nel giardino di casa sua, in via del Seminario alla Mura San Carlo, frazione di San Lazzaro. L’uomo aveva un colpo di pistola alla tempia e accanto la sua Glock, regolarmente detenuta. Tutto lascia pensare a un suicidio. Eppure. Alcune incongruenze, piccoli dettagli che non tornano , non convincono gli inquirenti. Perciò il caso non è stato ancora definitivamente chiuso.

LA PISTOLA

Il primo nodo è quello della Glock del medico. Se infatti fosse stata quell’arma a sparare – un dato che pare quasi scontato, ma che andrà accertato per escludere altre ipotesi –, avrebbe avuto un solo colpo in canna, quello fatale. Ma nelle pistole semiautomatiche di quel tipo, dopo che è stata sparata l’ultima cartuccia, la leva di arresto del carrello trattiene quest’ultimo in posizione arretrata e aperta, se il caricatore è inserito. Ma quello dell’arma del dottore era chiuso. Forse per un malfunzionamento della pistola. O perché qualcuno l’ha ’risistemata’, chiudendolo?

LA POSIZIONE

Il corpo dell’oculista è stato ritrovato da una vicina di casa, alle 15 di ieri l’altro. L’uomo era vestito di tutto punto, col cappotto e lo zaino in spalla, a pancia in giù. In mezzo al giardino condominiale, come se si stesse dirigendo verso l’uscita. Peraltro, una prima stima dell’orario del decesso lo rende compatibile con quello in cui il medico era solito uscire per andare nel suo ambulatorio sulla via Emilia, che apriva alle 14. Perché farla finita in quel luogo, in quel modo?

NESSUN BIGLIETTO

Non sono stati rinvenuti messaggi d’addio che potessero lasciare presagire il gesto estremo da parte dell’oculista.

L’AUTOPSIA

La salma è stata posta sotto sequestro, mentre la Procura si riserva di decidere se aprire un fascicolo per omicidio o archiviare tutto come suicidio, alla luce anche di quanto emergerà dagli esami in corso. È stata appunto disposta l’autopsia sul corpo di Borri, per fare luce sulla dinamica della morte, se possibile. E si attende a breve l’esito dello Stub, il tampone che rileva le tracce di polvere da sparo, e che è stato eseguito sulle mani dell’oculista per capire se sia stato proprio lui a sparare. Su quest’ultimo dato procedono i carabinieri del Ris, che manderanno i risultati alla Procura a giorni.

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