Uber a Bologna, accordo con Cosepuri. Il servizio inizia oggi "Si fa tutto con l’app"

Quaranta le auto a noleggio già pronte. Prezzo bloccato alla partenza e pagamento solo elettronico. L’azienda: "Tutele massime ai lavoratori"

Gino Onofri (a sinistra), presidente di Cosepuri, e Lorenzo Pireddu (Uber)

Gino Onofri (a sinistra), presidente di Cosepuri, e Lorenzo Pireddu (Uber)

Bologna, 14 ottobre 2020 - A Bologna è il giorno di Uber: è possibile già da oggi scaricare l’applicazione sul proprio smartphone e chiamare un’auto a noleggio con il conducente. Sono 40 le macchine disponibili in partenza e le mette a disposizione la cooperativa Cosepuri, che ha firmato l’accordo definitivo con la multinazionale venerdì. Una svolta epocale per Bologna: il servizio ‘Black’ delle cosiddette (appunto) ‘auto nere’, organico da anni in altri Stati europei e negli Stati Uniti, sbarca sotto le Torri dopo essere già approdato a Roma e a Milano. Intanto c’è stato l’avvio a Napoli dell’offerta parallela di Uber Taxi, come a Torino. E Bologna è alla pistola dello start. Come si è arrivati all’accordo? Lo spiega per primo Gino Onofri.

Cosepuri

Il presidente della cooperativa ripercorre le tappe dell’accordo. "E’ stato firmato venerdì. Risolvendo piccoli dettagli tecnici siamo pronti già da domani (oggi, ndr) a partire – spiega Gino Onofri –. In pochi giorni il servizio sarà perfettamente efficiente. Cosepuri su Bologna ha circa 180 macchine, subito per la partnership con Uber saranno disponibili 40 veicoli. Nel giro di poche settimane arriveremo a 100 operatori e dovremmo chiudere con 150. Tutti quelli che lavorano con Cosepuri possono collaborare con Uber". L’intesa non è un’idea di ieri. "Da anni seguiamo i nuovi fenomeni e i nuovi contesti lavorativi. I primi contatti con Uber ci sono stati 3 anni fa – spiega Onofri –, e da allora stiamo studiando le modalità possibili per collaborare con un colosso di questo tipo. Già l’anno scorso eravamo vicini ad accordarci e ce l’abbiamo fatta in un 2020 sicuramente non semplice. E proprio perché siamo un po’ ammaccati – aggiunge il presidente – credo sia il momento giusto per ristrutturarci e pianificare il futuro".

La crisi Covid è stata determinante? E come credete di far fronte alla secca diminuzione di presenze turistiche in città? "La pandemia non è stata determinante, è una scelta imprenditoriale alla quale stavamo pensando da tempo. E sul come affrontare questo periodo beh – sottolinea Onofri –, il 2019 è stato un anno da record in positivo per Cosepuri, anche per l’utile aziendale. Ora però bisogna ripartire". Infine lo scetticismo del Comune e la concorrenza con i taxi. "Nel mondo della cooperazione dell’artigianato la diffidenza c’è – sottolinea Onofri –. Come tra i sindacati e in politica, ho ricevuto diverse telefonate. E ho anche provato a coinvolgere i tassisti in questo progetto tempo fa, loro sapevano. Detto questo, è una grossa novità e speriamo che vada bene. Capisco le perplessità, ma non creeremo delle aree grigie di sfruttamento, ho letto di tutto".

Uber

Le caratteristiche del servizio le spiega Lorenzo Pireddu, ‘Head of Italy’ per la multinazionale. "Cosepuri ci offre un servizio altamente qualitativo, con conducenti provvisti di tutti i requisiti. La domanda che abbiamo visto a Bologna quest’anno, pur non essendo il servizio attivo, è stata di 45mila aperture dell’applicazione – spiega Pireddu –. Una domanda rilevante. Dall’altro lato, se nel 2019 erano stati circa 4 milioni le aperture della app in tutta Italia, nel 2020 con il Covid sono state 3 milioni. Quindi il discorso del turismo è vero, ma nel post Covid abbiamo visto numeri che fanno ben sperare".

E poi c’è il mercato libero. "Entriamo a Bologna con convinzione, in un mercato bilanciato e trasparente – continua il manager –. Siamo netti: è importante che tutti i lavoratori del settore siano pienamente tutelati. A questo proposito, posso specificare che gli operatori di Coseputi avranno da noi una copertura assicurativa aggiuntiva, che comprenderà tra le altre cose malattia, paternità e maternità. Le tutele saranno totali". Infine il funzionamento dell’app. "La prenotazione è semplicissima: il costo sarà garantito all’inizio, a meno di radicali cambi del percorso – aggiunge –. Si potrà pagare soltanto elettronicamente, basterà solo uscire dall’auto. La mancia andrà totalmente all’autista, e la valutazione della corsa potrà essere svolta sia dall’autista, sia dal passeggero. Trasparenza e immediatezza".

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