Ucraina, Bologna torna in piazza Maggiore per la pace tra fiaccole e musica

La manifestazione ha radunato più di 2mila persone, tra cui anche ucraini, che chiedono lo stop alla guerra e la No fly zone

Bologna, 12 marzo 2022 - Più di 2mila persone sono tornate in piazza Maggiore per manifestare il proprio dissenso contro la guerra in Ucraina. Un evento promosso dalle reti Portico della pace e Percorsi di pace in concomitanza con l’iniziativa “Eurocities-Città europee per la pace”. Ai piedi di palazzo d’Accursio centinaia di bandiere e striscioni hanno dipinto la piazza con i colori dell’arcobaleno per reclamare, ad alta voce, il “cessate il fuoco”. Dal palco si sono susseguiti i vari interventi di chi si sta impegnando socialmente in prima linea per arginare il conflitto.

La manifestazione in piazza con fiaccole accese
La manifestazione in piazza con fiaccole accese

“Dopo 7 giorni trascorsi a Leopoli gli ucraini ci chiedono dove sia l’Europa”, ha raccontato Giampiero Cofano (delegazione Apg23). Poi ha aggiunto: “Dobbiamo far passare il messaggio che l’Europa non sia solo un posto dove reperire delle armi, ma piuttosto una realtà che favorisce la diplomazia e il dialogo”. Alla manifestazione, dall’università Sant’Anna di Pisa, era presente anche il professore di Relazioni Internazionali, Francesco Strazzari: “In questi giorni stiamo vedendo foto di bambini soldato e questo basta a farci capire che questa guerra ha già oltrepassato il limite, dobbiamo evitare che da questo conflitto ci si esca con un progetto di un Europa militarista”.  Ad inaugurare un minuto di silenzio, invece, è stato Francesco Vignarca (Rete Italiana Pace e Disarmo) che allo scadere dei sessanta secondi ha affermato: “Il silenzio ci permette di capire quanto siamo fortunati ed è giusto raccogliersi assieme e riflettere su questo. La pace si costruisce con la non violenza”.  Intorno alle 19, invece, ha avuto luogo il flash mob annunciato dal palco da uno dei fondatori delle Sardine, Andrea Gareffa. Un gruppo di persone si è raggruppato al centro della piazza formando, con l’aiuto delle fiaccole, la parola ‘mir’ che “sia in un ucraino che russo significa pace - ha spiegato Gareffa -, e nessuno potrà dire di non averla vista e non averla capita perché non ha bisogno di essere gridata”. Numerosi cittadini, inoltre, hanno aderito con una firma all’appello di Portico della pace “Caro sindaco ti scrivo”, per sollecitare il Comune di Bologna a impegnarsi a livello nazionale alla lotta contro la proliferazione di armi nucleari.

La piazza illuminata per l'Ucraina
La piazza illuminata per l'Ucraina

Pellegrinaggio per la pace a San Luca domenica 13 marzo

Anche il sindaco Lepore in piazza

"Dobbiamo unirci anche tra pensieri diversi per ottenere il cessate il fuoco e sostenere in questo momento il popolo ucraino". Ne è convinto il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che dopo l'intervento dalla piazza di Firenze ribadisce il concetto anche in quella della sua città, questo pomeriggio. Una manifestazione, quella sul Crescentone di piazza Maggiore, che calca più la mano rispetto all'iniziativa nel capoluogo toscano sul no all'invio di armi in Ucraina. Lepore però invita a non dividersi su questo, ma a mantenere unita la richiesta di fermare il prima possibile la guerra.

"Tutte le piazze italiane di oggi sono dedicate all'impegno dei sindaci, delle città e delle comunità per la pace e per l'Ucraina - afferma Lepore - e credo che questa sia la cosa più importante da valorizzare. È la linea di queste piazze, dei sindaci, di Eurocities e di tutto il popolo italiano che sta dalla parte giusta, cioè con l'Ucraina". Il sindaco di Bologna arriva in piazza Maggiore poco prima della fine della manifestazione, quando sul palco sale per il suo concerto l'ospite 'a sorpresa', Federico Poggipollini. Intanto, complice il buio che è sceso nel frattempo, la piazza si illumina delle torce distribuite per il flash mob organizzato per l'occasione: al centro del Crescentone, con la luce delle fiaccole, viene scritta la parola 'Mir' che sia in russo sia in ucraino significa 'Pace'.

Tra i temi anche il pericolo del nucleare
Tra i temi anche il pericolo del nucleare

Il pellegrinaggio a San Luca per la pace

Appuntamento domenica 13 marzo alle 16 con l'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi per salire al colle della Guardia e visitare l'amata icona della Vergine di San Luca. Un pellegrinagggio  "per pregare tutti insieme per la pace e per la fine della guerra in Ucraina". Ritrovo alle 15.45 al Meloncello (in via Saragozza).

Molta gente si è radunata in piazza Maggiore
Molta gente si è radunata in piazza Maggiore
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