Uil a congresso, sanità al centro

L’assise si conclude oggi con la nomina del segretario che guiderà il sindacato a Bologna e in Regione

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di Monica Raschi

"Non accetteremo tagli che riguardino la sanità pubblica. C’è l’impressione che si voglia arrivare a creare le condizioni perché entrino le grandi multinazionali nella nostra sanità, così come in tutto il resto del Paese. E quelle, lo sappiamo, non guardano in faccia a nessuno". Così il segretario uscente della Uil bolognese ed emiliano romagnola Giuliano Zignani, durante il congresso del sindacato che si conclude oggi.

"Non siamo assolutamente disponibili ad accettare una deriva che porti il mondo del lavoro a dover pagare per un intervento, a dover avere la carta di credito per farsi un intervento operatorio. Per questo siamo pronti alle barricate. Noi vogliamo che questa sanità rimanga pubblica – sottolinea Zignani – e rimanga come l’abbiamo vista fino adesso. Alla Regione chiediamo di inserire all’interno del Patto per il lavoro e il clima, anche quello per la sanità e la salute. Ora attendiamo dall’assessore Raffaele Donini una risposta. Dopo oltre due anni di pandemia – prosegue – la promessa di una inversione di tendenza si infrange contro il muro di silenzio di finanziamenti inadeguati".

Zignani affronta anche il tema degli stipendi dei manager delle multiutility: "Quando un manager pubblico dichiara di prendere un milione di euro all’anno noi diciamo che anche con 500.000 può campare tranquillamente con la sua famiglia. Gli stipendi d’oro non sono più ammissibili". E in tema di energia, altro focus del congresso, il segretario uscente sottolinea la necessità "del rigassifcatore di Ravenna, primo passo verso la transizione ecologica. Inoltre bisogna abbassare costi dell’energia, colpendo la speculazione".

Tutti temi sottolineati anche dal segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri che, per quanto riguarda il caro-bollette dichiara "aver chiesto al Governo di intervenire con misure in grado di dare una mano alle famiglie e alle aziende, però sui soldi che diamo alle aziende dovremmo cominciare a discutere se li diamo a tutte. Li diamo anche a chi delocalizza? Anche a chi non ha la sede legale in questo Paese e paga le tasse da un’altra parte?".

Altro tema affrontato all’interno del congresso è stato quello delle mafie, particolarmente sottolineato da Nicola Gratteri, procuratore di Catanzaro: "Le mafie sono molto presenti al Nord, soprattutto nelle aree ricche come l’Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto, perché è molto più facile mimetizzare la ricchezza in queste zone ed è anche un buon investimento".

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