Ultimo giorno di scuola all’aperto San Lazzaro vuole chiudere in festa

Dalle materne alle medie, il parco della Resistenza accoglierà alunni e insegnanti in più giornate

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Uno strano, insolito e breve anno scolastico, spezzato dalla pandemia che, però, a San Lazzaro non finirà come nulla fosse. Il primo cittadino Isabella Conti ha, infatti, ideato per gli studenti del territorio (quelli dell’ultimo anno delle scuole materne, elementari e medie) una festa ad hoc open air.

L’evento si svolgerà al parco della Resistenza, in un’ampia zona verde oltre il rio Polo, e si spalmerà in più giornate, ancora da definirsi, in base al numero di classi aderenti. Sarà una giornata per "chiudere il cerchio" e l’anno scolastico con un sorriso, nonostante tutto, guardando di nuovo negli occhi compagni di classe e insegnanti, sempre rispettando le norme di sicurezza e distanziamento sociale. Ci sarà un momento all’aperto contrassegnato da tanti cerchi e hula hoop colorati per simboleggiare la fine di un percorso che, a causa dell’emergenza Covid-19, è stato interrotto.

La festa, fortemente voluta dal sindaco Conti, darà l’opportunità ai bambini, che a settembre inizieranno un nuovo anno scolastico in una scuola diversa, di rivedere i propri compagni di classe, ma sempre in sicurezza, mantenendo le distanze grazie ai cerchi colorati che saranno posizionati sull’erba. I ragazzi delle scuole del territorio si ritroveranno, una classe per volta, ognuno al centro di un hula hoop colorato.

"Non permetterò a questa pandemia di privarvi di questo rito, di questa esperienza, nella quale potrete vedere e salutare i vostri compagni di viaggio, con modalità certo diverse rispetto al passato, ma pur sempre significative" scrive il primo cittadino sanlazzarese rivolgendosi agli studenti del territorio. La Conti, poi, aggiunge parole di orgoglio e speranza in questa ‘lettera aperta’ ai giovani: "A fine febbraio vi siete trovati lontani dai vostri compagni, dai vostri amici, dai vostri insegnanti. Voi avete colorato i nostri balconi con arcobaleni di fiducia per il futuro, voi avete appreso subito come comportarvi in questa pandemia, come proteggere i vostri nonni e le persone più fragili. Vi è stato chiesto di studiare da casa, avete iniziato ad utilizzare nuovi strumenti informatici, che giorno dopo giorno vi hanno tenuti connessi grazie al prezioso supporto dei vostri insegnanti. Per voi questo è un anno importante, concludete un percorso durato anni, anni nei quali siete cresciuti tanto, avete studiato, riso e pianto, avete scoperto e costruito amicizie che in alcuni casi vi accompagneranno per la vita. Ogni ciclo che termina però, ha bisogno di un momento solenne per fare spazio a tutta questa nuova vita che vi aspetta".

Zoe Pederzini

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