
Giovanni Palandri, 19 anni, ha frequentato il liceo scientifico Ettore Majorana
C’è anche un sanlazzarese tra gli allievi ufficiali dell’Accademia militare di Modena che stanno per prestare, venerdì, giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana.
Si chiama Giovanni Palandri, fa parte del corpo degli ingegneri e ha 19 anni. Prima di entrare in Accademia viveva nel bolognese, con la famiglia. Dopo aver frequentato a San Lazzaro il liceo scientifico Ettore Majorana, Palandri ha maturato l’interesse per le materie scientifiche e questo lo ha portato a scegliere di studiare Ingegneria. Insieme allo studio delle materie scolastiche ha sempre praticato diverse discipline sportive: calcio, atletica e il nuoto.
Poi una nuova fase di vita all’Accademia. "Il percorso in Accademia militare è un’esperienza intensa, fatta di sfide e confronti che permettono di mettersi alla prova e migliorarsi continuamente, portando grandi soddisfazioni – ha raccontato lo stesso 19enne –. Per chi, come me, si approcciava per la prima volta alla vita militare, è stato un cammino ricco di nuove esperienze ed emozioni. Ogni giorno l’Accademia spinge a superare ostacoli impegnativi, tra cui la gestione del tempo, una competenza fondamentale per affrontare al meglio le giornate scandite da attività formative, addestrative e accademiche".
Palandri, che tra una decina di anni si immagina capitano preparato, con esperienza sia nel settore ingegneristico che nella gestione di uomini e risorse, ha un obiettivo: "Voglio contribuire attivamente allo sviluppo tecnologico dell’esercito".
Il primo della famiglia a scegliere questo percorso e i motivi li ha spiegati lui stesso: "La decisione di entrare in Accademia militare è maturata nel tempo. È stata mia nonna a incoraggiarmi e a spronarmi a seguire questa strada. Inizialmente la mia famiglia è rimasta sorpresa dalla mia scelta, data la totale estraneità all’ambiente militare, ma ha sempre sostenuto con convinzione la mia decisione e il percorso che ho intrapreso".
Palandri, infine, ha voluto mandare un messaggio a chi, come lui, volesse intraprendere questo percorso: "Il mio consiglio è di non lasciarsi frenare dalle paure, ma di affrontare questa esperienza con determinazione e voglia di mettersi in gioco. È fondamentale essere aperti a nuove sfide, ambienti e persone. Sebbene allontanarsi da casa e dagli amici possa sembrare difficile, in Accademia si trova una nuova famiglia con cui condividere non solo timori e difficoltà, ma anche soddisfazioni e orgoglio per il percorso intrapreso".