"Un calo dovuto a servizi carenti"

"Il nostro è un territorio meraviglioso, con il reddito pro capite più alto del bolognese, però facciamo fatica a migliorare i servizi". Il sindaco di Monte San Pietro, Monica Cinti, non si stupisce della leggera flessione dei residenti del suo comune. Un caso molto diverso da quello di Castiglione dei Pepoli che negli ultimi vent’anni non ha mai invertito una costante tendenza al calo (dai 6 mila 200 residenti del 1993 ai 5mila 400 di oggi) e questo nonostante gli oltre 600 cittadini stranieri che da soli fanno l’11% dei residenti. Monte San Pietro invece con un 6% di stranieri negli ultimi vent’anni ha messo a segno un più 30%, raggiungendo il suo massimo nel 2014 con poco più di 11mila residenti. Da sei anni però è iniziato un lentissimo declino che si legge nel calo di 230 residenti totali. "Il 2014 è anche l’anno con più nascite, arrivammo a quota novanta nuovi nati. Ma da allora anche la natalità è diminuita. Lo scorso anno abbiamo contato 55 bambini -osserva la sindaca-. Questo trend richiede certamente un’analisi più approfondita (solo il 2017 ci fu una stasi sostanziale della popolazione). Dobbiamo certamente implementare i servizi, in particolare trasporti e fibra, mettendo a fuoco le due debolezze strategiche storiche, in particolare la viabilità che si regge sull’unica direttrice della fondovalle del Lavino. Il tutto aggravato da una cronica insufficienza di risorse pubbliche", conclude la sindaca Cinti.

g. m.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro