Brillano gli occhi di Gigi. In lui c’è un misto di orgoglio, commozione e gioia. Non è una mattina semplice per Luigi Dordei, 40 anni, cestista di professione con tante esperienze maturate a Basket City e dintorni, tra Virtus Imola, Andrea Costa, New Flying Balls Ozzano e, dal 2020, Sg Fortitudo. C’è un playground da inaugurare, un campetto, nel cuore di Bologna, a due passi dal PalaDozza, tempio dei canestri delle Due Torri, da intitolare alla memoria di un giovane scomparso. Quel giovane che non c’è più è Federico, per tutti Fede, figlio di Gigi e Susanna Zuccato. Gigi guarda tutti dall’alto dei suoi due metri. E guarda in alto, verso il cielo, alla ricerca del suo Federico. Ha un sorriso luminoso, Gigi, che avrebbe voluto far parlare, durante la cerimonia ufficiale, anche Susanna. Susanna non resiste alla commozione. E allora tocca a lui, a Gigi, che prima taglia la retina, poi scopre la targa che ricorda Federico. E poi prende il pallone in mano. Schiaccia (un po’ a fatica) Gigi, con la spinta virtuale anche dell’amico Tattini. Dopo tante parole importanti, spazio al gioco. Riprende il pallone tra le mani, Dordei, lo passa a Matteo Lepore, che dopo aver fallito il primo libero – "ma tiro un po’ meglio di Shengelia", si difende il sindaco – insacca il secondo. Il playground Federico Dordei, scomparso il 15 giugno 2019 a soli sette anni, è ufficialmente fruibile dalla comunità cestistica delle Due Torri. E il "Patto di collaborazione" tra realtà diverse, ha reso possibile il miracolo. Da ieri, a due passi dal PalaDozza, si respira un’aria diversa. Si gioca a basket pensando a Fede, il giovane atleta della Sg Fortitudo che sognava i canestri. Gigi, in questo momento prevale l’emozione o la commozione? "Direi l’emozione. Federico sarebbe contento". Lei e Susanna ...
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