Un poker d’artisti per lo Zecchino d’Oro

Oggi il nuovo album: tra gli autori Simone Cristicchi, Paolo Belli e Tricarico con Pieraccioni. Padre Cavalli: "Faremo festa insieme"

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di Pierfrancesco Pacoda

Che Natale sarebbe senza le canzoni dello Zecchino d’Oro? Può una tradizione che sa di valori come solidarietà, condivisone, essere azzerata da un virus e dal distanziamento? All’Antoniano credono che non sia possibile lasciare i bambini senza la magia di quelle canzoni, ricche di storie che, da generazioni, affascinano i più piccoli e le loro famiglie. Un rito ormai senza tempo che per il direttore dell’istituzione religiosa bolognese, Frate Giampaolo Cavalli, deve entrare, anche in questo inquieto 2020, nelle case degli italiani.

Padre Giampaolo, lo Zecchino d’Oro è sinonimo di una Italia migliore che quest’anno non potrà andare in scena. Ma voi non vi arrendete…

"Lo Zecchino d’Oro è stato inevitabilmente rinviato e l’edizione numero 63 si svolgerà tra il 10 e il 16 maggio, sempre in diretta su Rai 1. Ma volevamo che le canzoni scelte potessero comunque fare compagnia al nostro pubblico, così oggi uscirà l’album che le raccoglie, 14 inediti e una ‘bonus track’, con la direzione artistica del Maestro Beppe Vessicchio e le voci di 16 piccoli solisti dai 4 ai 9 anni provenienti da 8 regioni, accompagnati dal Coro Mariele Ventre diretto da Sabrina Simoni. Brani che raccontano l’umanità dal punto di vista dei bambini, i loro sogni, i desideri, le preoccupazioni e, soprattutto, le speranze per un futuro sostenibile. Si tratta di testi scritti nel periodo precedente il Covid, ma sono delle finestre aperte, atti sonori di speranza e di solidarietà, proprio quello di cui tutti, oggi, abbiamo bisogno"

C’è qualcosa, nei testi, particolarmente significativo?

"Forse, più che nei testi, tutti di grande valore poetico, negli autori. Per la prima volta, nella nostra storia, abbiamo ricevuto, senza che fossero stati sollecitate e che noi lo sapessimo, canzoni scritte da personaggi di rilievo del pop italiano, come Simone Cristicchi, Paolo Belli e Tricarico insieme a Leonardo Pieraccioni. Artisti che hanno avuto l’umiltà di mettersi in gioco e di confrontarsi con un immaginario, quello dei più piccoli, che spesso non ha punti di contatto con la tradizione della canzone d’autore. E di questo siamo davvero felici"

Un disco, quello dello Zecchino d’Oro che è un invito a ricreare l’atmosfera gioiosa dell’appuntamento televisivo.

"Si, abbiamo chiesto aiuto alla tecnologia per permettere allo Zecchino di entrare comunque nelle case dei bambini. Attraverso una semplice piattaforma digitale, www.zecchinodoro.orgsempreconte, infatti, tutti potranno ricreare, nella propria abitazione, il clima così amichevole della trasmissione. Ci saranno i testi di tutte le canzoni, per poterle cantare in famiglia, le sigle dello Zecchino d’oro e anche una paletta virtuale per votare il brano preferito. Per noi dell’Antoniano quello che conta è fare festa, anche senza le immagini della tv".

Una festa nella quale, anche quest’anno, coinvolgerete la città?

"In collaborazione con il Comune, oggi alle 17 il Palazzo del Podestà si colorerà di oro Zecchino e comparirà uno striscione a Palazzo Re Enzo, segnali del rapporto strettissimo con Bologna, la città che ci ospita e nella quale presto torneremo a incontrarci!".

In mancanza dello Zecchino d’Oro, sarà possibile comunque ascoltare il Piccolo Coro durante le vacanze natalizie?

"Saremo su Rai 1 con alcune canzoni del nostro repertorio, il 24 dicembre nel pomeriggio e il 25 dicembre la mattina prima della Santa Messa celebrata in San Pietro. E ci siamo sino al 19 dicembre con la raccolta fondi di Operazione Pane, per sostenere la nostra e altre mense dei poveri in Italia, donando con un sms al numero 45588 o sul sito www.operazionepane.it".

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