MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Una Coppa vinta insieme: "Un sogno, non svegliateci. E adesso la festa in piazza"

Tanti cittadini hanno ancora negli occhi le emozioni della finalissima a Roma "Avevamo la pelle d’oca al fischio finale, è bello vincere con merito" . Attesa per la celebrazione sul pullman: "Italiano e i giocatori la meritano".

La festa dei tifosi bolognesi è appena iniziata, un trofeo così non si dimentica

La festa dei tifosi bolognesi è appena iniziata, un trofeo così non si dimentica

Gli occhi sono ancora lucidi, la voce mozzata dall’emozione e la pelle d’oca compare sulle braccia quando si chiudono le palpebre e si ripensa al momento in cui il Bologna calcio ha vinto la Coppa Italia, scrivendo la storia e conquistando il titolo dopo 51 anni.

Per le strade, sotto le Due Torri, si respira aria di festa e tutti, dai tifosi appassionati che hanno raggiunto il club rossoblù all’Olimpico, nella capitale, a quelli che hanno atteso in trepida attesa la vittoria in città, festeggiando poi in piazza del Nettuno.

È "una soddisfazione che non ha prezzo", dicono le voci raccolte nel nostro viaggio nel cuore del centro storico, dove in tantissimi indossano la maglietta dello squadrone.

Tra questi, Natascia Merighi, che ha seguito il match direttamente dall’Olimpico. Nel suo sguardo si riflette lo splendore della sera dei miracoli: "Mi commuovo solamente ripensando a ciò che abbiamo vissuto – inizia –. Per tutti noi è stato come vivere un sogno. Questa vittoria mi ricorda casa, famiglia, mi fa pensare a mio padre e alla mia storia, come a quella della città".

La Coppa sollevata dal capitano Lorenzo De Silvestri, soprannominato il sindaco, "incornicia due anni da sogno che ci hanno consegnato la vittoria - prosegue Merighi -. Mister Italiano e i suoi ragazzi ci hanno regalato una favola".

Favola che ha dato vita, poi, a una lunga di notte di festeggiamenti e di attesa in stazione, per acclamare i nostri campioni. E che, prossimamente, darà vita a un’altra grande festa, il cui giorno è ancora da fissare. In via Montegrappa, da Ristorante Da Nello, i ragazzi di Italiano sono considerati "i nostri bimbi, perché spesso vengono qui da noi - afferma Ezio Bolini, il titolare -. Li abbiamo adottati. Questa partita è stata una gioia immensa, che abbiamo vissuto con emozione e rigorosamente con la maglia d’ordinanza. Ma per festeggiare aspettiamo la festa in piazza con la squadra, che va fatta".

Dopo tutto il lavoro svolto e le vette scalate, "squadra, società e mister Italiano, che non si tocca, se la meritano". In attesa di un’eventuale cerimonia in grande stile, Bologna ha dato vita a una notte di gioia ed euforia, nel cuore di piazza Maggiore. "La piazza era carichissima nonostante i 30mila tifosi presenti giù a Roma – riflette Luca Gavioli –. L’altra notte abbiamo incoronato un sogno ed è stata toccata l’apoteosi. La Coppa è un’emozione pazzesca, in particolare per una persona come me, che tifa Bologna da sempre, ma non ha mai visto vincere nulla".

Il match è stato carico di "tanta tensione, nella quale abbiamo percepito un mix di emozioni – conferma Robis Cristoni –. L’apice è stato raggiunto con il goal di Ndoye, che poi è stato seguito da sei minuti di recupero vissuto con agonia. La Coppa Italia è stata la ciliegina sulla torta, che ci fa portare a casa una coppa che non ci porterà via nessuno. Questo è il nostro trofeo".

"Ho vissuto la Coppa 51 anni fa e lo scudetto, ma mi sono emozionato lo stesso – conclude il veterano Oriano Cattani –. Mia figlia, invece, ha pianto. È stata una soddisfazione enorme, meglio di così non poteva andare. Speriamo nella continuazione di questo percorso, lottando sempre tra le prime. E vincere senza rubare è bellissimo".

Le opzioni in città per guardare la partita in compagnia hanno permesso a chi non è riuscito a trovare i biglietti di godere comunque dello spettacolo, come Monica Menini: "Non potevo perdermi la partita e l’ho seguita dal maxischermo della Montagnola – chiude –. Vincere la finale è stata un’emozione unica, perché è da tanti anni che non si vince un trofeo. Per Bologna è stato un sogno che si avvera. Questa, dopo la Champions, è ciò che ci voleva". Grazie Bologna, ci fai sognare a occhi aperti.