Una festa per il carciofo violetto di San Luca

Il pranzo sui Colli per far conoscere questa eccellenza del territorio a lungo dimenticata e riproporla sulle tavole dei bolognesi

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Festa sui colli in onore del carciofo violetto di San Luca. Ieri all’azienda agricola ‘La Galeazza’ si è celebrato l’evento dedicato al prelibato ortaggio, appena riscoperto, con un pranzo organizzato dal presidio Slow food e dall’associazione Carciofo Violetto di Bologna. L’iniziativa ha attirato l’attenzione di molti esperti e esponenti del campo agroalimentare, tra cui l’agronomo e docente, Duccio Caccioni, che ha illustrato le origini di questa particolare varietà di carciofo. "Poco più di dieci anni fa abbiamo riscoperto questa pianta in un piccolo orto: si tratta di carciofi tardivi, che vengono raccolti tra aprile e maggio", spiega il professore, che aggiunge: "I contadini li coltivavano da secoli e le loro conoscenze venivano tramandate di generazione in generazione, ma con la rivoluzione industriale abbiamo rischiato di perdere anni e anni di storia agricola, dato che la manodopera abbandonava i campi per andare in fabbrica, abbandonandone anche la memoria", ha detto ancora Caccioni. Nel corso dell’iniziativa sono state servite moltissime pietanze fatte con il carciofo violetto di San Luca, tra cui lasagne, hamburger di bianca modenese con salsa di carciofo, frittura, soufflé, pasta al sugo e molto altro. Quanto al bere, c’erano i succhi e i vini biologici di ‘Si può fare – agricoltura biologica sociale siciliana’ e gli aperitivi di ‘Gotha spiriti nobili’.

"Con questo appuntamento speriamo di reintrodurre questo ingrediente storico sulle tavole di tutte le famiglie bolognesi. La nostra missione è di condividere la nostra scoperta con tutta la città", ha annunciato Ester Martelli, l’organizzatrice principale dell’incontro e rappresentante dell’associazione dedicata a questa eccellenza locale. "Intendiamo restituire il carciofo al suo habitat naturale attraverso l’istruzione alimentare, la ricerca e il coinvolgimento di tutte le imprese della ristorazione", ha dichiarato l’imprenditrice agricola Federica Frattini, anche lei socia dello stesso gruppo. L’assessore all’agricoltura Daniele Ara ha sottolineato l’importanza della ricerca in campo alimentare e "la valorizzazione di prodotti nuovi e riscoperti, come questa varietà di carciofo, perché queste identità contribuiscono in modo sostanziale al benessere del territorio".

Nicola Maria Servillo

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