NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Una notte di temporali e ansia. Poi il livello dei fiumi scende. Riaprono le strade e le scuole

Centinaia di interventi dei vigili del fuoco per vie e piani bassi delle abitazioni allagati. Rientrano a casa le sessanta persone evacuate. Oggi ancora chiuse tutte le aree verdi.

Una notte di temporali e ansia. Poi il livello dei fiumi scende. Riaprono le strade e le scuole

Centinaia di interventi dei vigili del fuoco per vie e piani bassi delle abitazioni allagati. Rientrano a casa le sessanta persone evacuate. Oggi ancora chiuse tutte le aree verdi.

"Siamo rimasti fino alle 4 del mattino a guardare il Reno. L’acqua, poi, ha iniziato a calare piano piano". Nel parco che costeggia il fiume in via della Berleta, a Borgo Panigale, non si può entrare. Il Reno è grosso e l’acqua marrone spumeggia, ma è nei livelli di guardia. Lo sanno Mario Solmi e Mauro Stella, che vivono qui da anni. E che, sulla loro pelle, hanno vissuto quello che vuol dire vedere l’acqua salire in casa. La paura di rimanere intrappolati, la consapevolezza di poter perdere tutto. Questa volta, però, è andata bene: "Da quando, dopo l’alluvione di qualche anno fa, hanno sistemato una valvola di sfogo, non c’è più il reflusso delle acque fognarie. E le nostre case non finiscono più sott’acqua", spiegano.

L’ordinanza, disposta dal sindaco Matteo Lepore, che disponeva l’evacuazione dei piani bassi delle abitazioni in zona di via della Birra, della Barleta e via del Migliario e anche, dall’altra parte della città, di via Toscana alta, via del Paleotto, via Bosi e via Pietro D’Anzola, è rientrata nel pomeriggio. Quando il cielo si è schiarito e il livello di fiumi e torrenti che attraversano il capoluogo ha iniziato ad abbassarsi. Una sessantina le persone che erano state costrette, in via precauzionale, a lasciare le loro case e che, ieri, sono potute rientrare. Così in zona Saffi, dove il Ravone era ‘sorvegliato speciale’, non si sono, alla fine, verificati eventi critici. Allo stesso modo, cessata l’ermergenza, oggi tutte le scuole di Bologna torneranno aperte.

Questo, mentre la pioggia battente scesa per tutta la giornata di mercoledì e ieri mattina ha creato diversi problemi anche alla viabilità. In particolare nella zona dei Colli, a causa di rami caduti sulla sede stradale e vegetazione appesantita dall’acqua che ha ostacolato il passaggio delle auto. Disagi anche a seguito degli allagamenti di sottopassi e rotonde: via Vighi e via Bencivenni in particolare. Diversi alberi sono caduti durante il temporale: due pini ai Giardini Margherita, in un’area già transennata proprio per problemi di stabilità; uno in viale Oriani che ha danneggiato una macchina; e un grosso albero, infine, in via Legnano, che si è abbattuto su un’auto nel parcheggio della polizia locale. Il proprietario, un agente, era uscito un attimo prima dalla vettura. Proprio il rischio del crollo di alberi ha spinto il Comune a mantenere il divieto di andare nei parchi: oggi, in base a come si svilupperà la situazione, si valuterà se revocare l’ordinanza.

Centinaia gli interventi dei vigili del fuoco per cantine allagate e strade bloccate; anche i carabinieri hanno lavorato per tutta la notte, in particolare in zona San Ruffillo, per soccorrere persone in difficoltà e aiutare chi doveva evacuare la propria abitazione. In via del Paleotto, ieri mattina, la violenza del fiume faceva ancora paura: "Io ho dei terreni qui – spiega Marco – e una cosa non mi spiego: perché il torrente non sia stato pulito dai rami, dopo tutto quello che è successo lo scorso anno".