
Una poltrona per sei. Valsamoggia si prepara alla difficile successione al sindaco Daniele Ruscigno, che la prossima primavera conclude il suo secondo mandato alla guida del Comune nato ormai dieci anni fa dalla fusione dei Comuni di Bazzano, Crespellano, Monteveglio, Castello di Serravalle e Savigno. E sono proprio i cinque territori uno dei fattori che rendono ancora più difficile, al Pd, trovare un candidato condiviso. Il dibattito interno va avanti da diverse settimane senza esiti e domani prende il via una serie di assemblee che nei sei circoli territoriali dovranno esprimersi sulle candidature.
Fino a poco tempo fa erano tanti a scommettere sul passaggio naturale di consegne all’attuale assessore al turismo Federica Govoni, generazione dei giovani Pd di Monteveglio, ma per una serie di motivi oggi le sue quotazioni sarebbero al ribasso. Si parla di resistenze personali, ma forse anche di rivalità e ambizioni di altre candidate, che dalla loro hanno il radicamento in altri territori. Monteveglio, che vide l’inizio di carriera di sindaco più giovane d’Italia dell’assessore regionale Raffaele Donini, ha già espresso il suo primo cittadino del Comune nato da una fusione subita non solo da Savigno, ma anche dal capoluogo Bazzano, dove prevalse il ‘no’ alla fusione. Così prendono forza le possibili candidature di Angela Di Pilato, attuale assessore alla scuola, e quella di Andrea Finelli, segretario comunale di un partito che, pur nel calo di consensi e nella prevalenza della componente di Bonaccini, alle ultime elezioni politiche ha raccolto il 32% dei consensi. Oltre a quella di Luca Grasselli, attuale presidente del consiglio comunale. Tutti tre di Bazzano, ed è proprio qui che domani si svolge la prima delle cinque assemblee che daranno voce ai circa 400 iscritti. Lunedì prossimo sarà la volta di Monteveglio, il 18 ottobre Savigno, il 21 Castello di Serravalle e il 22 Calcara.
All’appello manca ancora l’assemblea di circolo di Crespellano, l’ex comune col maggior numero di abitanti e di iscritti all’ex partitone-pigliatutto, dove è palpabile anche l’insoddisfazione per uno scarso peso politico. Qui si ventilava la possibilità di un ritorno di Fabio Federici, che però esclude in modo deciso: "In politica ho già dato coi miei 36 anni di attività. Il lavoro mi impegna molto. Penso alla famiglia e al sociale", chiarisce tirandosi fuori dai giochi. Parte dall’altra roccaforte del Pd, Castello di Serravalle, la possibile candidatura di Milena Zanna, ex sindaca del paese dove è partita la carriera di Luigi Castagna, e attuale assessora al bilancio. Stimata per equilibrio e competenza. Unica novità fra le quattro candidate in rosa, quella ancora sottotraccia di Isabella Fabbri, attuale presidente del municipio di Monteveglio, area centro-sinistra ma senza tessera di partito, che in diverse occasioni avrebbe manifestato le sue ambizioni e soprattutto mostrato la sua capacità di dialogo anche con le opposizioni. Fattore da non trascurare in vista delle alleanze necessarie per evitare lo spettro-ballottaggio.
Gabriele Mignardi
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