Una squadra che permette di sognare

La squadra di calcio del Bologna sta sorprendendo tutti, al quarto posto solitario in classifica. Ma la città sta dimostrando anche un cuore che va oltre il risultato in campo, ricordando Sinisa Mihajlovic e Lucio Dalla. Un'ovazione e un minuto di silenzio hanno commosso tutti.

È vero, da un pezzo non si sognava sul campo da calcio ad occhi aperti. La squadra è al quarto posto solitaria, cose mai viste da anni. A inizio campionato nessuno aveva il coraggio di immaginarlo. Durerà? E chi lo sa. Lo sport è fatto di punti e di classifica, di partite vinte e perse. Per ora i tifosi rossoblù si godono il brivido dell’alto del campionato, poi si vedrà. Ma Bologna sta dimostrando anche un cuore che va al di là del risultato in campo con il ricordo di Sinisa Mihajlovic, rapito un anno fa dalla leucemia, ma rimasto nella memoria collettiva. Non solo per i risultati sul campo, ma per cosa ha rappresentato come uomo e come sportivo. Grinta , carattere ruvido ma deciso, voglia di non mollare mai anche dirigendo la squadra dall’ospedale S. Orsola. Lo show di domenica allo stadio è stato per lui, con la famiglia, lo striscione, la foto esibita dal presidente Saputo, l’ovazione della curva e delle tribune con un applauso meglio di quello della Scala e un minuto di silenzio dove tutti hanno pianto senza lacrime. Beh, diciamolo, Bologna è anche questa. Forse anche Lucio Dalla è sceso da lassù, si è seduto nella poltrona che occupava sempre allo stadio poi ha sorriso sornione dietro la folta barba e ha applaudito pure lui. Pare che un bambino abbia tirato per la giacca il papà dicendo: "Ho visto Lucio Dalla". Il papà ha sorriso e lo ha preso per mano. Poi si è voltato discretamente e ha sorriso di nuovo.

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