Unesco Bologna, le sfide della città. Borgonzoni: "Sì a sfogline e merletto"

La sottosegretaria ha ricevuto a Roma una delegazione del Comune. Sul tavolo tutti i fascicoli aperti "Cerchiamo un luogo per il museo Marconi. Tutta Bologna patrimonio dell’umanità? Non è più possibile"

Un gruppo di sfogline al lavoro sui tortellini, uno dei simboli di Bologna

Un gruppo di sfogline al lavoro sui tortellini, uno dei simboli di Bologna

Bologna, 10 novembre 2022 - Lucia Borgonzoni, sottosegretaria leghista alla Cultura al terzo mandato di governo, quali sono i dossier bolognesi che riprenderà in mano?

"Nel mio lavoro ci sono i punti di programma e quelli di appartenenza. E la mia appartenenza è Bologna, i suoi dossier sono un filo rosso per me. Ho incontrato al ministero l’assessora Valentina Orioli e la delegata del sindaco alla Cultura, Elena Di Gioia. C’è tanta carne al fuoco. Dai portici Unesco, per i quali il Comune chiederà un allargamento dei tratti tutelati ed entro il primo dicembre vanno mandata integrazioni a Icomos, fino agli altri dossier Unesco, come il merletto e le sfogline".

Mi scusi, il sottosegretario suo collega Vittorio Sgarbi ha lanciato la possibilità di una candidatura Unesco per tutta Bologna. Ne avete parlato?

"Se chi amministrava Bologna, oltre 15 anni fa, avesse candidato la città allora, sì, ce l’avrebbe fatta. Oggi però i parametri sono cambiati, di fatto dal 2004 uno studio degli organi consultivi del bureau ha definito che categorie di siti sovrarappresentati, come i centri storici, non sono più iscrivibili. Bisogna puntare su altro, ecco perché oltre ai portici spingeremo assieme al Comune, che ha sposato i dossier, il merletto e le sfogline. Detto questo ringrazio Sgarbi, lo conosco da tempo e con lui lavoro benissimo".

Con quali tempistiche? Quale dei due ha più speranze?

"Il merletto ha ottime speranze di candidatura, Bologna la sosterrà assieme ad altre città, il dossier è in costruzione".

E per le sfogline?

"La strategia è questa: c’è una candidatura presentata, più generica, per la cucina italiana, lavoreremo per inserire quella delle sfogline tra le buone pratiche tutelate all’interno di quel maxi report. E’ una candidatura di tradizione e di grande fascino, all’Unesco piace molto".

Lei aveva confidato al Carlino di volere in centro un museo dedicato a Guglielmo Marconi.

"Sono determinata, ne ho parlato con Orioli e Di Gioia e mi hanno assicurato che apriranno la valutazione su dove collocarlo, oggetto di valutazione sarà anche la collezione del museo Pelagalli, che potrebbe confluire nella struttura".

E poi il 2024 è un anno speciale per Marconi.

"Per le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita dobbiamo far partire il comitato nazionale, ne ho già parlato con il ministro Sangiuliano, le celebrazioni devono avere un respiro internazionale. Lo ripeto: possiamo creare un grande museo della tecnologia che ospiti anche studenti, per ricerca e formazione. La volontà c’è, facciamolo insieme".

Dossier Villa Aldini?

"Il Comune mi ha informato sui suoi progetti, io ho lanciato un’idea: utilizzare il bellissimo giardino per una settimana di cinema estivo all’aperto dedicata, che so, a un grande attore. Ne parlerò con la Cineteca. Sarebbe una cornice meravigliosa".

Un altro museo, quello per Giorgio Morandi, è al palo. Ci sono novità?

"Dal Comune mi dicono che si attendono le nuove pronunce giudiziarie, si spera di andare avanti nella Palazzina Magnani al più presto, noi monitoriamo".

Lei probabilmente riavrà la delega al Cinema, ripartirà con le iniziative nelle scuole?

"Certo, quelle vanno avanti. Ho anche detto al ministro dell’Istruzione, Valditara, che mi piacerebbe inserire una sperimentazione nelle scuole con ore speciali di creatività, dai laboratori di teatro alla moda, per combattere l’abbandono scolastico. E poi i documentari, vorrei aumentare i fondi alle Regioni perché riescano a raccontare le loro grandi storie".

 

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