Unibo, bollette da 30 milioni di euro "Ecco il piano per risparmiare"

Il rettore Molari annuncia il progetto triennale di efficientamento: "Le spese sono raddoppiate". Più fotovoltaico e riscaldamento ’intelligente’, che si accende solo se le aule sono utilizzate

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Le serre del Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari si accendono e s’illuminano di sostenibilità. È iniziata ieri, simbolicamente, la sfida contro la crisi energetica, all’Unibo. Mentre infatti il rettore Giovanni Molari e la Direttrice del dipartimento Rosalba Lanciotti hanno inaugurato due nuove aule al Distal (Agraria) di viale Fanin, sono state presentate pure le nuove luci delle serre, cioè un impianto di illuminazione artificiale basato sulla tecnologia C-led, in grado di abbattere i consumi fino al 40% rispetto alle precedenti lampade a vapori di sodio.

Un intervento di efficientamento abbinato alla sostituzione di circa 4.800 punti luce dell’edificio del Caab cosa che permetterà di risparmiare il 4% dei consumi annuali dell’intero plesso (circa 60.000 euro l’anno). Mentre esiste la prospettiva, molto concreta, di veder raddoppiare le bollette dai ‘soliti’ 15 milioni a 30 milioni di euro. Perciò si attende, tra novembre e dicembre, il primo piano energetico dell’Ateneo, triennale: si studieranno azioni di frazionamento e di riscaldamento puntuale, sostituendo le centraline con sistemi intelligenti che consentiranno un controllo da remoto degli impianti in base all’utilizzo degli spazi; si aumenterà il ricorso al fotovoltaico. "Solo il ‘relamping’ può far risparmiare dai 400 ai 500mila euro l’anno", evidenzia Molari.

Nel frattempo, il rettore ha indirizzato una lettera a docenti e personale tecnico e amministrativo dell’Ateneo per indicare le linee strategiche dell’Alma Mater e per richiamare la comunità a un rinnovato senso di responsabilità, con un vademecum di indicazioni per ridurre i consumi in aule e uffici. "Un’istituzione come la nostra – si legge inoltre – non può che adottare comportamenti responsabili e lungimiranti, che garantiscano la piena sostenibilità all’Ateneo e rappresentino, al di fuori dell’Ateneo, esempi da imitare".

All’interno dell’Università però si addensa anche qualche nube, lamentano gli studenti. Che si scagliano contro la disorganizzazione della gestione degli spazi. Mercoledì, un gruppo di ragazzi si è presentato in Rettorato per lamentare il sovraffollamento delle aule in via Zamboni 38; ieri invece le stesse aule erano completamente deserte, senza lezioni previste. "Questo rende ancora più amare le parole che ci sono state dette dall’amministrazione universitaria – lamentano gli studenti arrabbiati – riguardo l’enorme difficoltà nel porre rimedio al problema della gestione delle aule. È assurdo che non si riesca a distribuire le lezioni nel corso della settimana, senza creare giorni saturi e altri vuoti". I ragazzi promettono di partecipare, la prossima settimana, alla prima giornata di ALmaFest, "per fare sentire le nostre esigenze".

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