Unibo, a settembre si riparte in presenza: i 50 obiettivi dell'Ateneo entro il 2027

Quattro gli ambiti di riferimento dei progetti, dalla Didattica e Comunità studentesca fino alla Ricerca, Società e Persone

In foto il Rettore Giovanni Molari

In foto il Rettore Giovanni Molari

Bologna, 25 luglio 2022 - L’Università, come già annunciato, ripartirà in presenza. Ma per ciò che riguarda la didattica a distanza, le porte dell’Ateneo rimangono, in qualche modo, aperte.

Come sottolinea il rettore Giovanni Molari, infatti, “la scelta che abbiamo preso è chiara e prevede il ritorno in sede sia per ciò che riguarda le lezioni, sia per gli esami e le lauree - afferma -. Allo stesso tempo, però, vogliamo conservare ciò che di buono c’è stato in questi anni attraverso forme di sperimentazioni su larga scala di didattica da remoto. È fondamentale poter tornare in presenza, ma anche fare leva su ciò che abbiamo imparato”.

Il piano strategico dell’Alma Mater, inoltre, alza ora l’asticella e nei suoi 50 obiettivi da perseguire, dal 2022 al 2027, non guarda solo alla didattica e alla ricerca, ma anche e soprattutto alla comunità dell'Alma Mater, pilastro di tutte le azioni a venire e oggetti di una particolare attenzione e cura. Il documento - fondato sui più rilevanti principi dello Statuto di Ateneo - orienterà così le azioni dell’Università per i prossimi sei anni, coprendo l'intero mandato del Rettore Molari.

Quattro gli ambiti di riferimento, dalla Didattica e Comunità studentesca fino alla Ricerca, Società e Persone: sono già numerosi gli interventi attuati o avviati nei primi nove mesi di mandato, ma per rendere ancora più efficace e incisiva l'azione del Piano Strategico, l'Ateneo ha avviato un piano di riassetto dell'amministrazione che sarà oggetto di approfonditi confronti.

“Continueremo a puntare sul diritto allo studio, affinché venga rafforzato e possa rendere il nostro Ateneo sempre più accogliente per gli studenti. Non mancherà, inoltre, un contributo di mille euro da destinare a seicento studenti fuori sede per l’affitto - spiega Molari -. L’Università vuole guardare alle persone, e aumenteremo il personale docente e tecnico con oltre 200 nuove posizioni all’anno. Non solo. Tra le azioni più rilevanti, anche un potenziamento delle chiamate dall'esterno, un importante piano edilizio ed un rinnovato impulso all'internazionalizzazione e alla terza missione, nonché alla trasformazione digitale, alla semplificazione dei processi, alla valorizzazione del patrimonio culturale”. 

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