Universitari senza premio Covid. La Regione fa dietrofront

Viale Aldo Moro stanzia le risorse: "Giusto e doveroso riconoscere la qualità e l’intensità del lavoro, anche a tutti loro mille euro"

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"È stata una svista, ma se così non fosse allora prenderemo le posizioni del caso, faremo una protesta, ma non ci voglio nemmeno pensare". Pierluigi Viale, direttore del Dipartimento di scienze mediche e chirurgiche dell’Alma Mater, commenta così a metà pomeriggio il ’pasticciaccio brutto’ del mancato premio Covid per i medici universitari. Nella busta paga di aprile gli ospedalieri hanno avuto l’incentivo economico, quello annunciato ad aprile dal governatore Stefano Bonaccini. Ma agli universitari non è arrivato nulla. In serata, dopo che per tutto il giorno al Policlinico si erano levate lamentele da vari padiglioni, il dietrofront della Regione. "Riconoscimento economico anche per i professionisti dell’Università impegnati nella lotta contro il Coronavirus", si legge in una nota in cui si precisa anche che si darà "mandato alle Aziende sanitarie di provvedere all’assegnazione del riconoscimento per un valore medio di 1.000 euro". Il governatore Stefano Bonaccini e Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la salute, sottolineano che "la capacità del nostro sistema sanitario di fronteggiare con efficacia l’emergenza epidemiologica da Covid-19 è stata possibile grazie al concorso di tutti gli attori che compongono l’articolata e complessa rete assistenziale, di cui è parte integrante anche l’Università. All’interno di quello che è più che un consolidato rapporto di collaborazione tra Servizio sanitario regionale e Università, anche il personale universitario convenzionato ha fornito un apporto fondamentale". E concludono così: "Riteniamo giusto e doveroso premiare la qualità e l’intensità dell’impegno lavorativo profuso dai professionisti universitari in uno dei momenti più difficili della storia sanitaria di questa regione". Lorenzo Fuccio, professore associato di Gastroenterologia, in una mail aveva parlato di "schiaffo a chi in questi mesi è stato in prima linea rischiando di persona, facendo ben oltre il proprio debito orario concordato", ricordando che "la maggior parte dei reparti che hanno gestito e gestiscono ancora l’emergenza Covid al Policlinico sono a guida universitaria". Aveva preso carta e penna Eugenio Cosentino, segretario aziendale Cimo del Sant’Orsola, e in una lettera alla direzione del Policlinico, a Donini e a Bonaccini, chiedeva di "conoscere le motivazioni che hanno indotto a escludere il personale medico universitario dal bonus regionale". Per Galeazzo Bignami e Marco Lisei, rispettivamente deputato e capogruppo in Regione di FdI, si trattava di uno "scivolone indecoroso" ed era "incomprensibile la decisione di escludere il personale medico universitario dal bonus deciso dalla Regione. Quei medici, come i loro colleghi, hanno operato nel contesto del servizio sanitario regionale per salvare le vite delle persone colpite da un contagio devastante, lavorando ore e giorni indefessamente, mettendo a rischio la propria stessa salute".

Donatella Barbetta

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