Uno Bianca: sconto di pena per Fabio Savi? Per la procura l’istanza è inamissibile

La richiesta del ‘lungo’ che vorrebbe veder tramutato il suo ergastolo a 30 anni di pena si sta discutendo davanti alla Corte d’Assise: i giudici si sono riservati la decisione

Fabio Savi e, dietro, il fratello Roberto

Fabio Savi e, dietro, il fratello Roberto

Bologna, 5 novembre 2014 - Per la Procura l’istanza di Fabio Savi per la tramutazione dell’ergastolo in 30 anni è inammissibile. La richiesta del ‘lungò della Banda della Uno Bianca si è discussa in mattinata davanti ai giudici della Corte d’Assise di Bologna, che si sono riservati la decisione. Se venisse accolta la sua richiesta, potrebbe uscire dal carcere. In aula c’era il procuratore aggiunto Valter Giovannini, lo stesso pm che coordinò le indagini e condusse l’accusa contro il gruppo criminale che tra il 1997 e il 1994 fu responsabile di 24 omicidi e 100 feriti tra Bologna, la Romagna e le Marche.

Giovannini ha chiesto che l’istanza venga dichiarata inammissibile perché mancano le condizioni per l’applicazione della sentenza: non ci fu istanza per abbreviato e il processo non fu pendente nel periodo di tempo utile. Il pm ha sostenuto che con un’applicazione automatica per questo tipo di istanze sarebbe abrogato l’ergastolo. Per la difesa è intervenuta l’avvocato Alda Maria Barbanera. Savi, sentito nei giorni scorsi in videoconferenza dai giudici di Sorveglianza di Spoleto, dove è detenuto, avrebbe ribadito di aver diritto ad un’espiazione dignitosa della pena.

Nell'udienza in camera di consiglio per l'incidente di esecuzione, l'avvocato Ada Maria Barbanera, oltre al principio di retroattività di una norma procedurale più favorevole (applicato dalla sentenza della Corte Europea a cui si è uniformata la Corte costituzionale), si è richiamata al principio di eguaglianza dell'articolo 3 della Costituzione. Nel chiedere l'accoglimento della richiesta per Savi, il legale ha anche detto che su questi temi il vento in Europa e in Italia sta cambiando. Il pm Giovannini ha ribattuto, dicendo che la questione discussa è tecnica e non meteorologica. 

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