Urne, i sindacati lanciano l’allarme lavoro

Landini in città per l’assemblea nazionale Cgil. Il segretario regionale Bussandri: "Subito interventi straordinari, c’è bisogno di sinistra"

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Emergenza lavoro. Ne parlano i partiti, in piena campagna elettorale, ne parlerà Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, oggi a Bologna per ‘Ascoltate il lavoro’, l’assemblea nazionale dei delegati e delle delegate del sindacato. In piazza Lucio Dalla, dalle 10.30, sono attesi almeno 5mila delegati da tutta Italia, oltre 1.500 dall’Emilia-Romagna.

"La nostra priorità riguarda la qualità del lavoro. Va affrontata l’emergenza salariale anche con provvedimenti legislativi adeguati", spiega Massimo Bussandri, segretario generale della Cgil Emilia-Romagna, che mette in fila le richieste del sindacato. "Da un salario minimo legato alla contrattazione collettiva e alla sua validità erga omnes a una legge sulla rappresentanza", insiste il numero uno della Cgil in Regione. Tra le necessità c’è quella "di superare in modo definitivo il Jobs act e l’idea di precarietà lì contenuta", mentre richiede particolare attenzione "il fenomeno dei part time involontari soprattutto femminili, diffusi anche qui da noi".

La Cgil, poi, punta l’accento sul caro-energia perché "a differenza di quanto accaduto durante la pandemia, questa volta dobbiamo evitare con tutte le forze il ricorso alla cassa integrazione e il blocco del sistema produttivo". Lo scenario, secondo Bussandri, è a tinte fosche: "Con gli stipendi che si decurtano, mentre i prezzi continuano ad arrivare alle stelle, non reggeremo. Occorrono interventi straordinari e questi possono arrivare dagli extraprofitti".

Da qui, a livello locale, domani è in programma un tavolo con la Regione proprio sul caro-energia. Infine, uno sguardo al 25 settembre. Tre i pericoper la Cgil: "Il primo è l’astensione. Il secondo una deriva a destra. Terzo, la compressione dei diritti civili, a partire da quelli delle minoranze e delle donne".

Per Bussandri il rischio scivolamento a destra è ancora più grave oggi "che lavoratori, pensionati e ceti sociali hanno un disperato bisogno di una sinistra in grado di investire su sanità e scuola, e di raccogliere la sfida sulla precarietà, su un fisco che non gravi sui più deboli e su un sistema previdenziale sostenibile". La chiamata alle armi della Cgil è chiara: "La nostra storia è da sempre a sinistra – conclude Bussandri – per questo su questi temi le persone che noi rappresentiamo chiedono posizioni nette. Il percorso fatto in Emilia-Romagna nel solco del Patto per il lavoro e il clima va nella giusta direzione, e può offrire anche alla politica nazionale una prospettiva di metodo e relazioni".

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