BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Ustica, 45 anni dopo. Iniziative e polemiche: "Vogliamo tutta la verità"

Ricco programma per l’anniversario: anche un bus Tper con un disegno di Biani. Bonfietti: "Il governo del mio Paese deve trovare le forze per avere risposte"

Ustica, l’autobus Tper con il disegno di Mauro Biani per il 45esimo anniversario

Ustica, l’autobus Tper con il disegno di Mauro Biani per il 45esimo anniversario

A 45 anni dalla strage di Ustica, il prossimo 27 giugno, la comunità è chiamata a stringersi attorno all’Associazione dei Parenti delle 81 vittime del volo Itavia, presieduta da Daria Bonfietti, in un momento di commemorazione pubblica, che avverrà in una grande tavolata al Parco della Zucca, vicino al Museo per la Memoria dove vive l’installazione di Boltanski. Con i piatti della solidarietà preparati dalle Cucine popolari di Bologna, ci si stringerà nella convivialità per non dimenticare.

Si apre così "Diritto alla verità", titolo dato alla sedicesima edizione di "Attorno al Museo", eventi e iniziative culturali che poi porteranno in scena al parco sei spettacoli fino al 10 agosto: da "Ustica, una cosa che non fa ridere" di Niccolò Fettarappa il 2 luglio alla serata poetica con Edoardo Purgatori la notte di san Lorenzo e fino all’omaggio a Boltanski di Stefano Ricci il 14 luglio.

L’anniversario si apre però già venerdì 27 alle 11,30 a Palazzo d’Accursio, quando l’associazione dei parenti incontrerà il sindaco Matteo Lepore. Perché il Comune di Bologna, come ha sottolineato ieri mattina la vice sindaca Emily Clancy "è e sarà sempre a fianco dei famigliari delle vittime della strage di Ustica nella ricerca della verità". Lo ha fatto in piazza Maggiore, davanti all’autobus allestito da Tper (quello che il 27 giugno accompagnerà i parenti da piazza Maggiore e poi percorrerà la città fino al 10 agosto) con l’immagine guida realizzata da Mauro Biani, di un bambino su un relitto galleggiante che guarda il cielo, attendendo forse risposte, con l’incrollabile fiducia dell’infanzia.

"Come ha dichiarato Daria Bonfietti – dice Clancy – ci sono già pagine di verità, sappiamo che c’è stato l’abbattimento di un aereo civile, sappiamo che in cielo quel giorno c’erano altri aerei francesi e americani, una portaerei francese che era in mare e quindi al governo c’è stata una richiesta precisa di continuare a cercare la verità lavorando anche sul rapporto con gli altri Stati per avere più informazioni e confermare una verità storica, di cui abbiamo le linee generali, ma non una verità giuridica".

Lo scorso marzo la Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione delle indagini sulla strage di Ustica, aperte nel 2008 dopo le dichiarazioni dell’ex presidente Francesco Cossiga, che aveva puntato il dito contro i francesi. Per Bonfietti questa "non deve essere una resa", ha detto ieri mattina, aggiungendo che bisogna "trovare le forze, il governo del mio Paese deve trovare le forze per avere risposte, nella convinzione di essere nel giusto, per riprendere l’impegno e pretendere di scrivere tutta la verità sulla strage, affinché la magistratura termini il suo eterno lavoro di ricerca degli autori materiali".

E poi: "Lo hanno fatto, ma il dramma, il senso di impotenza, è che non sono riusciti, consegnando quelle carte, a indicare gli autori materiali dell’abbattimento del DC9, ma credo siano importantissime queste carte che ancora stiamo leggendo e di cui riparleremo prima del 26 novembre, quando incontreremo il gup che dovrà decidere se archiviare o meno le carte ricevute dal pm, perché contengono tante altre testimonianze e (emergono) molte più persone di quelle che si pensavano, avevano visto e capito tante cose e questo è quello che angoscia di più".