Usò sostanze tossiche per i lavori: a processo

Alcuni residenti del condominio di via Bianchini dove era impegnata la ditta accusarono dei malori

Migration

"Xilene e nafta in concentarzione tale da produrre un concreto pericolo per gli assuntori delle acque contaminate". Composti organici che furono ritrovati nelle tubature della rete dell’acqua potabile di un condominio di via Bianchini, zona stadio. E come vi sarebbero finiti? Durante i lavori per togliere l’umidità sui muri della palazzina alla prima periferia di Bologna. Un caso, finito in tribunale, che vede sul banco degli imputati un imprenditore di 45 anni, originario del ravennate e residente nel ferrarese, che deve rispondere di avvelenamento colposo delle acque potabili per aver utilizzato un prodotto con un’alta quantità di solvente, poi finito per impregnare anche i tubi del condominio. Tanto che i residenti avevano iniziato a sentire un forte odore di nafta uscire dalle docce e dagli altri rubinetti, con importanti disagi e preoccupazione anche per la presenza di bambini. Così, il legale rappresentante della ditta incaricata di questa attività, svolta tra maggio e ottobre 2015, dopo la denuncia dei condomini era stato rinviato a giudizio.

Secondo il procuratore aggiunto Morena Plazzi, titolare del fascicolo, il prodotto che all’epoca fu adottato per i lavori conteneva l’85% di solventi, classificato come "pericoloso per la salute e l’ambiente, con la definizione di ‘nocivo’". L’imputato, difeso dall’avvocato Simone Zambelli, avrebbe agito, sempre stando alle accuse, con "negligenza, imprudenza e imperizia". Il prodotto, iniettato nelle murature, si era esteso ben presto "anche alle tubature installate nel condominio", compresa "quella d’ingresso della rete idrica". Provocando "l’avvelenamento dell’acqua, inquinata da nafta e xilene in concentrazione tale da produrre – recita il capo di imputazione – un concreto pericolo per gli assuntori".

I residenti del palazzo di via Bianchini si sono costituiti parte civile attraverso l’avvocato Alessandro Gamberini. Nel corso dell’ultima udienza, sono stati stati sentiti i primi consulenti delle parti civili. Il prossimo passaggio in aula è stato fissato per il 13 gennaio.

n. b.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro