Fuori Comune di domenica per andare a comprare il cibo per la sua gatta ‘Chicca’ di cinque mesi, ma invece di recarsi nel centro commerciale più vicino, sceglie quello più lontano, allungando il percorso di 10 chilometri, e viene multato con una sanzione di 533,33 euro. È accaduto, l’altro giorno, al marito di Aurelia Ghilan, 36 anni, residente a Ca’ de Fabbri di Minerbio: "A causa del ritardo della consegna del cibo ordinato online – spiega la moglie -, siamo stati costretti ad andare fuori dal nostro Comune di residenza, perché nel nostro paese di domenica tutti i supermercati sono chiusi. Mio marito si è quindi recato al centro commerciale ‘Le Mura’ di Ferrara. Qui è stato fermato dalla polizia provinciale, che gli ha contestato di non essersi recato nell’altro ipermercato, ‘Il Castello’, più vicino alla nostra casa. Il problema è che la marca di cibo che consuma la nostra gatta si trova soltanto nei negozi degli animali. E questo tipo di attività era aperta soltanto a ‘Le Mura’. L’alternativa poteva essere andare a Casalecchio, ancora più lontano". La donna sottolinea che "mio marito si è recato al centro commerciale soltanto per il cibo di Chicca. È una gatta di razza e anche per motivi di salute mangia soltanto una marca di cibo". Il comandante della polizia di Ferrara Claudio Castagnoli difende l’operato del suo agente: "Il signore multato era senza autocertificazione e, per di più, privo di un documento del veterinario che comprovasse la sua motivazione. In ogni caso, si è recato nel centro commerciale più lontano, invece di andare al Castello, più vicino di 10 km rispetto al comune di residenza. Inoltre quando l’agente ha chiesto se avesse qualcosa da dichiarare, non ha detto nulla. La regola per tutti è restare in casa, e, alla luce di questo, gli spostamenti devono essere effettuati per necessità comprovate".
Matteo Radogna
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