Vaccini covid Bologna, iniezioni in Fiera fino a mezzanotte

Somministrazioni notturne da lunedì per sanitari e forze dell’ordine. E per 16mila over 80 l’appuntamento è anticipato

Vaccini Covid

Vaccini Covid

Bologna, 27 marzo 2021 - Più vaccini. Grazie anche all’incremento delle dosi di Pfizer, giunte in questi giorni in città, la somministrazione registra un’accelerazione. Così, mentre da oggi l’Ausl invierà a 16mila over 80 che avevano appuntamento dopo il 12 aprile un sms in cui verrà proposta una nuova data compresa tra il 31 marzo e l’11 aprile (basterà rispondere "sì" per accettare), dalla prossima settimana il punto vaccinale in Fiera rimarrà aperto fino a mezzanotte.

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Si comincia la sperimentazione con le giornate di lunedì 29 e mercoledì 31 marzo, poi venerdì 2 aprile. A vaccinarsi ’in notturna’ saranno 350 persone ogni sera, tra operatori sanitari, forze dell’ordine, veterinari. Finora a Bologna le persone immunizzate (che hanno ricevuto cioè prima dose e richiamo) sono 57.858.

Sui vaccini è intervenuto ieri il governatore Stefano Bonaccini, che ha lanciato alle istituzioni l’appello di "mandarci più dosi possibili, perché vogliamo vaccinare più gente possibile. Siamo ancora nel pieno della lotta alla terza ondata pandemica, ed è durissima, ma si comincia a vedere un po’ più di miglioramento qua e là, anche in Emilia-Romagna, seppur ancora siamo in rosso e saremo in rosso". Sul quadro generale, Bonaccini (che è anche presidente della Conferenza delle Regioni) riflette sulla "possibilità di riaprire le scuole almeno fino alla prima media" poi "l’arrivo dell’estate porterà, nei prossimi mesi, un vaccino naturale. Però c’è una differenza rispetto all’anno scorso: di questi tempi, l’anno scorso, non avevamo il vaccino".

Continua, nel frattempo, la pressione sugli ospedali. Per questo, in Emilia Romagna la zona rossa proseguirà anche dopo Pasqua, probabilmente fino al 12 aprile. Ciò nonostante, il recente calo dei contagi sta cominciando a riflettersi anche in corsia, nei reparti di degenza ordinaria, dato che le Terapie intensive e subintensive restano traboccanti di pazienti. Del resto, come è ormai noto, questi ultimi sono i due reparti in cui generalmente i pazienti giungono qualche tempo dopo avere contratto il virus e, dunque, il calo dei contagi si riflette qui più tardi rispetto a quanto accade negli altri reparti Covid.

In ogni caso, si diceva, una luce si comincia a intravvedere. Succede al Maggiore, dove ieri 18 posti letto di degenza ordinaria Covid, al primo piano ala corta, sono stati riconvertiti e torneranno a disposizione dei ricoveri non Covid. Lo stesso accadrà, tra oggi e domani, all’ottavo piano (sempre ala corta), per altri 18 posti. In totale dunque sono 36 i posti letto Covid che si è ritenuto potessero tornare ’Covid free’; un ottimo segno, che potrà migliorare ancora però soltanto se il calo dei contagi rimarrà costante.

Da qui la necessità di prolungare la zona rossa, necessità che si rivela ancora più evidente dopo il bollettino di ieri: dopo qualche giorno di costanza attorno a quota 300 contagi, difatti, c’è stato un nuovo balzo in su. Sono stati ben 568 i nuovi casi registrati a Bologna e provincia. È il dato più alto della settimana (il bollettino di lunedì scorso, unico a superare i 500 casi, ne riportava 531). Presentano sintomi riconducibili al Covid 411 persone.

Anche a livello regionale, con 2.391 casi in più su un totale di 32.068 tamponi (la percentuale è quindi del 7,4% di positivi sugli esami effettuati), si registra un aumento di contagi rispetto ai giorni scorsi. Non solo. Resta tragicamente in linea con i dati più recenti il numero, sempre troppo alto, delle vittime del Coronavirus in città. Questa volta a essere sconfitte dal virus sono state 13 persone (più una donna settantasettenne imolese): si tratta di sei donne tra i 74 e i 99 anni, e sette uomini di età comprese tra i 62 e gli 87 anni.

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