Vaccini, la corsa dei primi 26mila over 55

Boom di prenotazioni. Ieri code alla Fiera. L’Ausl: "Ci presentano documenti per ricevere dosi diverse da AstraZeneca. E i tempi si allungano"

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di Donatella Barbetta

Sono 26.423 le persone tra i 55 e i 59 anni che hanno prenotato la vaccinazione anti Covid dalla mezzanotte alle 17,50 di ieri. In più di 10mila, tra i nati dal 1962 al 1966, sono ricorsi al sistema on line, quasi 12mila sono andati nelle farmacie e oltre 2mila hanno chiamato il call center dell’Ausl. Le profilassi inizieranno il primo giugno. "Qualche fila all’apertura e anche durante la giornata – precisa Achille Gallina Toschi, presidente regionale di Federfarma – perché alcune persone ci hanno segnalato di aver avuto problemi di collegamento via web". In l’Emilia-Romagna, le prenotazioni di questo gruppo si stanno avviando a quota 100mila, per la precisione sono 97.501 gli appuntamenti fissati fino alla rilevazione del pomeriggio. "L’alto numero di prenotazioni registrate in serata dimostra che stiamo correndo veloci", osserva Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute e aggiunge che "con la prossima finestra, già calendarizzata, entreremo in una fase ancora più intensa, che richiede certezze sulle dosi a disposizione e sulla capacità di tenuta della macchina organizzativa". Per il tempo tra la prima e la seconda dose di Pfizer "noi abbiamo raccomandato esattamente quello che ha deciso il Lazio: ci teniamo su un livello di sicurezza e pensiamo che 35 giorni siano il giusto compromesso", spiega Donini, ospite di Timeline su Sky Tg24. Il coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni anticipa che, nella prossima commissione, si parlerà di "poter garantire le seconde dosi nei luoghi dove i cittadini trascorrono le vacanze".

File, ieri mattina, all’hub della Fiera dove diverse decine di persone hanno atteso a lungo la vaccinazione. "Il mio appuntamento era fissato alle 10,30, ma l’iniezione mi è stata fatta alle 12 – spiega una sessantenne –. Purtroppo, erano in coda anche tanti anziani e dopo aver atteso a lungo all’esterno, sotto il sole, hanno aspettato anche dentro". L’Ausl risponde che i ritardi sono dipesi dal fatto che "le nuove classi di età, a differenza delle precedenti, richiedono più informazioni sui diversi tipi di vaccino e presentano un’ampia documentazione sanitaria perché sia valutata la possibilità di ricevere un vaccino diverso da AstraZeneca. Questo comporta tempi di anamnesi più lunghi, in media almeno 15 minuti a persona". Anche se poi pare che le rinunce siano poche.

Al Sant’Orsola chiusi gli ultimi 40 posti letto Covid al padiglione 2, dove torna la Geriatria e il personale scatta una foto ricordo della giornata. I reparti di medicina interna, nella terza ondata sono arrivati ad accogliere 312 pazienti: oggi sono 63, più i 60 di area critica.

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