Vaccini, raddoppiano le prenotazioni

Sono soprattutto i bolognesi dai 30 ai 39 anni ad accelerare dopo l’annuncio del Green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro

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Sono raddoppiate le prenotazioni per il vaccino anti Covid soprattutto da parte dei bolognesi che hanno dai 30 ai 39 anni, dopo l’annuncio del governo circa l’obbligatorietà del Green pass sui luoghi di lavoro dal 15 ottobre. Ma sono già aumentate, anche nella fascia che va dai 50 ai 59 anni, quella che appariva più restia all’immunizzazione.

Un’accelerazione che l’Ausl Bologna si aspettava, come rifletteva venerdì il direttore generale Paolo Bordon, in seguito all’annuncio dell’obbligo del certificato vaccinale per accedere al lavoro, sia nel settore pubblico che privato.

Buone notizie anche sul fronte dei contagi, nuovamente in discesa seconda i dati resi noti dall’Azienda Usl bolognese e dalla Regione: 59 contro i 98 del giorno prima. Dei nuovi contagiati sono 48 quelli che hanno avvertito sintomi sospetti ed hanno proceduto con gli accertamenti, in cinque sono stati individuati attraverso le attività di indagine del personale dell’Igiene pubblica sui contatti avuti dagli ammalati, uno solo è stato coperto con i test che vengono fatti ai lavoratori, mentre per cinque sono ancora in piedi gli accertamenti per capire dove possa essersi verificato il contagio. Da tenere sotto controllo anche i focolai, in quanto dei 48 nuovi casi ben 36 sono frutto di contatti con persone infettate del virus, 23 invece i cosiddetti casi sporadici. Solo tre persone hanno importato il Covid da un Paese straniero e due da altre regioni italiane.

Non si sono registrati decessi, nelle ultime 24 ore, a causa del virus, mentre i ricoverati nelle terapie intensive aumentano di una unità, passando da dieci a undici.

Va avanti anche la campagna vaccinale sul territorio ad accesso diretto: a Ozzano sono state 83 le persone che hanno effettuato il vaccino nella giornata di venerdì e 81 quelli che si sono recati nel camper di Crevalcore.

Niente di nuovo sul fronte scolastico dove i contagi, almeno fino a ieri, era fermi alle sei scuole già note: tre a Bologna, due a San Giovanni e una a Castel Maggiore. Solo in alcuni casi le classi sono state messe in quarantena, mentre si è cercato di isolare solo i contatti più stretti, come il compagno di classe, del bambino.

Monica Raschi

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