Vaccini, Pillati: “Non ci sono quasi 600 bambini fuori da nidi e scuole“

La vicesindaco e assessore alla scuola: “Le famiglie saranno chiamate in Quartiere, molti pensavano di essere in regola“. E attacca Coalizione Civica

Marilena Pillati, vicesindaco di Bologna

Marilena Pillati, vicesindaco di Bologna

Bologna, 10 ottobre 2017 - Non si dica che ci sono quasi 600 bambini già fuori dai nidi e dalle materne comunali in base alle nuove norme sui vaccini e, soprattutto, non si dica che la Comunicazione da parte di Comune e Ausl di Bologna è stata insufficiente nei confronti delle famiglie straniere tanto da delineare un caso di “razzismo istituzionale”, come afferma Coalizione civica.

E’ lo stop che arriva dalla vicesindaco e assessore alla Scuola, Marilena Pillati, intervistata oggi da Radio Città del capo. “Procediamo con grande attenzione, non ci sono 600 bambini fuori - afferma Pillati - e non c’è un atteggiamento burocratico, ma la consapevolezza della complessità di una realtà che certamente la norma non è in grado di prevedere ma di cui noi, nell’applicarla, teniamo conto”.

Ieri Palazzo D’Accursio ha fatto sapere che sono 568 i bimbi le cui famiglie non hanno inviato per tempo la documentazione e per i quali il Comune ha cominciato a preparare i provvedimenti sospensione. Ma questi “non sono ancora partiti e non è che arrivano in astratto, c’è un iter. Vengono chiamate le famiglie in Quartiere - spiega l’assessore - e viene consegnato loro il provvedimento. C’è un’interlocuzione ulteriore, non è che ci sarà una lista di coloro i quali fuori dalla porta della scuola devono essere sospesi”.

Insomma ci sarà “veramente una grande attenzione”, assicura Pillati, anche perché “l’obiettivo è quello di non dover procedere alla sospensione, qualora ci sia l’assolvimento dell’obbligo vaccinale o si rientri in uno dei casi previsti dalla legge”.

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Non è detto, insomma, che ci saranno 568 sospesi. Coalizione civica “credo non abbia colto un aspetto: non ci sono bambini fuori dai servizi e certamente siamo consapevoli della complessità della questione”, manda a dire Pillati.

In altri termini: “Prima di procedere staremo assolutamente attenti a fare in modo che qualunque difficoltà di tipo comunicativo venga superata“.

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