Bologna, strisce pedonali in via Don Sturzo dopo la tragedia di Valentina

L’attraversamento sarà messo in sicurezza con un’isola salvagente e semafori. In quel tratto nel 2014 morì a 19 anni Valentina Cucchi

Valentina Cucchi, morta a 19 anni il 15 dicembre 2014 dopo essere stata investita

Valentina Cucchi, morta a 19 anni il 15 dicembre 2014 dopo essere stata investita

Bologna, 18 dicembre 2018 – Un supermercato, una parrocchia; fermate del bus e condomìni popolosi. Il tratto di via Don Sturzo fra le vie Borselli e Ognibene è definito dai tecnici «polo attrattore di traffico pedonale». Tradotto: centinaia di persone al giorno attraversano in quel punto. Dove la strada, larga circa 15 metri, è molto trafficata. E dove non ci sono strisce pedonali. Secondo i rilievi del Comune, afferma Irene Priolo, assessore alla mobilità, «quel tratto di via Don Sturzo è uno dei punti in città da mettere in sicurezza, con un attraversamento protetto».

Entro la primavera del 2019 sarà realizzato lì un nuovo passaggio pedonale. A due passi dal luogo dove quattro anni fa venne investita Valentina Cucchi, 19 anni, deceduta il 15 dicembre 2014. Le nuove zebre saranno protette da un’isola salvagente al centro della carreggiata, segnalata da cartelli e con semafori lampeggianti a ogni passaggio di pedoni.

La novità, spiega la Priolo, sarà «un servizio sperimentale che prevede il monitoraggio dei flussi pedonali con un’innovativa tecnologia video». Rilevando il calore corporeo, speciali telecamere «mapperanno i flussi pedonali in quel tratto di strada». Le immagini saranno quindi «elaborate con un software di computer vision in grado di elaborare per ogni singolo pedone: posizione, velocità e traiettorie». Si otterranno così «mappe di densità degli attraversamenti, analisi dei punti di conflitto oltre che statistiche e informazioni dettagliate sui flussi pedonali». Si capirà così se la presenza di strisce protette e segnalate sia sufficiente a scoraggiare gli attraversamenti a rischio, fuori dalle zebre. «Se la sperimentazione darà esito positivo – spiega la Priolo – l’impianto di via Don Sturzo potrà essere replicato altrove in città».

Davide Cucchi, papà di Valentina – chiamato dall’assessore regionale Raffaele Donini come testimonial dell’ultima giornata sulla sicurezza stradale ‘Guida e basta’ – commenta così la sperimentazione che partirà in via Don Sturzo: «È importantissimo fare interventi mirati come questo, e verificare l’efficacia di ciò che si fa per prevenire incidenti spesso provocati da guidatori colpevolmente distratti». L’impegno di Cucchi per la sicurezza ha portato anche a una collaborazione con Anas per lo sviluppo di un’App «pensata per il pedone al fine di prevenire collisioni con i veicoli».

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