Quel video, mentre scala agile il passo di Pietra Tagliata, Valentina lo ha postato sul suo profilo Facebook sabato pomeriggio. Saliva su, zaino in spalla e scarponcini, rapida come uno stambecco. Del tutto immersa nel suo ambiente naturale, in simbiosi con quella montagna che tanto amava e che, invece, sabato pomeriggio l’ha tradita. Strappando alla vita una ragazza solare e gioiosa, che aveva messo l’impegno per aiutare gli altri al primo posto.
Valentina Fino, originaria di Bologna, era un’infermiera. Trentun’anni, si era laureata all’Alma Mater nel 2016. E oggi lavorava nell’èquipe dell’Ant, per l’assistenza dei malati oncologici. Prima di tornare a ‘casa’, Valentina aveva già affrontato, in prima linea in corsia, l’emergenza del Covid, mentre era in servizio all’ospedale di Bolzano. E all’estero, a Monaco di Baviera, si era formata lavorando nella terapia intensiva ematologica di un ospedale universitario. Cinque anni fa, proprio per raccontare questa esperienza, Valentina era stata protagonista di un video, postato su Youtube. "Ciao a tutti mi chiamo Valentina e sono di Bologna", si presentava, sorridente, la trentunenne, contenta di questa esperienza lavorativa. Delle possibilità, umane e professionali, che gli aveva permesso di scoprire e sviluppare. Un video dove traspaiono la pacatezza e gentilezza di questa ragazza, strappata alla vita troppo presto.
"In un mondo dove puoi essere qualsiasi cosa, sii gentile", è la frase che Valentina aveva scelto come suo ‘biglietto da visita’ su Instagram. E nel suo profilo, il verde delle vette spicca ancora sopra tutto. Tantissime foto, a raccontare un’estate di escursioni sull’Appennino tosco-emiliano, accompagnata spesso anche dal suo adorato cagnone bianco, Linus. E, nell’ultimo periodo, anche dal trentaquattrenne con cui si frequentava da un paio di mesi. Quel ragazzo che sabato era con lei e che l’ha sentita urlare e vista cadere giù, per 200 metri. E cheè corso a raggiungerla, scendendo per quella ripida costa, sperando in un miracolo. Un miracolo che si è spento all’arrivo dei soccorsi.
Il trentaquattrenne carpigiano, escursionista più che esperto, ora è chiuso in un comprensibile e condivisibile silenzio, straziato dal dolore. "Sono distrutto, fa troppo male", sono state le uniche parole che ha pronunciato ieri, ancora sotto choc. Quell’ultimo video postato da Valentina, lo aveva fatto lui. Che la seguiva lungo gli impervi sentieri che salgono su per l’Alpe di Succiso, nel Reggiano. Erano le 16 quando è scattato l’allarme. La coppia stava percorrendo il sentiero del Barbarossa quando è avvenuta la tragedia. I soccorsi sono stati allertati subito dal trentaquattrenne, ma non hanno fatto in tempo a salvare la vita alla loro collega Valentina. Anche i carabinieri di Reggio Emilia sono saliti fin sulla montagna, per ricostruire la dinamica di questo straziante incidente. E adesso, chi conosceva questa dolce ragazza, amante della natura e degli animali, non si dà pace.