Variante Delta, "Anticipare i richiami AstraZeneca". La strategia dell'Ausl Bologna

Bordon: "Potremmo coinvolgere 40mila over 60. Idea condivisa in Conferenza territoriale e su cui ci confronteremo lunedì in Regione". Riflettori accesi sui ragazzi in età scolare: prenotato per il vaccino solo il 25% della fascia d’età 12-14 e il 43% di quella 15-19

Paolo Bordon, direttore Ausl Bologna (FotoSchicchi)

Paolo Bordon, direttore Ausl Bologna (FotoSchicchi)

Bologna, 25 giugno 2021 - Aumenterà la prevalenza della variante Delta, come dicono gli esperti potrebbe già essere responsabile del 25% delle infezioni Covid nel nostro territorio, e l’Ausl non vuole attendere gli eventi, puntando sull’anticipo dei richiami AstraZeneca e tenendo d’occhio la fascia d’età 12-19 anni, dove le vaccinazioni non decollano.

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Paolo Bordon, direttore Ausl Bologna (FotoSchicchi)
Paolo Bordon, direttore Ausl Bologna (FotoSchicchi)

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Otto casi accertati e due ancora in corso di sequenziamento: la mutazione Delta la preoccupa? "La strategia è andare avanti di corsa per arrivare all’immunità di gregge, senza rallentamenti. Finora ha ricevuto almeno una dose il 56% della popolazione dell’area metropolitana – risponde Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl –, un punto in più della media regionale e due su quella nazionale. Ma non è una gara. E per non sprecare quanto abbiamo realizzato e continuare velocemente, stiamo pensando di anticipare le seconde dosi degli over 60 prima che la variante si diffonda: in caso di contagio, queste persone rischiano l’ospedalizzazione". Quanti sarebbero coinvolti? "In attesa del richiamo con AstraZeneca, ci sono 40mila cittadini tra i 60 e i 69 anni ai quali potremmo proporre un appuntamento anticipato. Adesso li richiamiamo alla settantasettesima giornata e invece si potrebbe fare la seconda dose una decina di giorni prima, senza scendere però sotto i 63 giorni. Un’idea condivisa anche in Conferenza territoriale sociale e sanitaria e su cui ci confronteremo lunedì in Regione". Il taglio Pfizer sarà del 5%: rischi all’orizzonte? "Per prudenza, aspettiamo il comunicato ufficiale di Pfizer sulle forniture. E vorrei ringraziare l’assessore Donini per il lavoro che ha svolto in questi giorni, andando incontro alle esigenze delle Aziende e delle Regioni. Se procediamo così, non dobbiamo prendere provvedimenti. Invece, se ci dovessero essere difficoltà negli approvvigionamenti, il nostro obiettivo sarà quello di mantenere gli appuntamenti delle seconde dosi e poi di dare priorità alla fascia d’età che va dai 12 ai 19 anni". Le prenotazioni dei più giovani non aumentano? "Assistiamo a un piccolo recupero, perché ogni giorno registriamo, per gli under 40, in media 2mila prenotazioni. Mercoledì erano 2.380 e il giorno prima 2.644. Nelle agende, infatti, non abbiamo buchi. Ma è ancora troppo poco. Penso soprattutto ai ragazzi in età scolare, luglio e agosto saranno mesi fondamentali per le loro vaccinazioni, se vogliamo che alla ripresa della scuola siano protetti. E quello sarà il periodo in cui la variante Delta circolerà maggiormente. Dovremo lavorare in particolare sui giovanissimi". Le agende per i dodicenni si sono aperte il 7 giugno: da allora quanti hanno fissato l’appuntamento? "Tra i 12 e i 14 anni il 25%, tra i 15 e i 19 il 43%. Numeri che ci preoccupano. Bisognerà fare sensibilizzazione sui genitori, metteremo in campo i pediatri". Quali iniziative sono previste? "Valuteremo, anche insieme alla Regione, come organizzarci. Probabilmente punteremo sull’aggregazione. Ma il punto è un altro". Quale? "Ai più giovani offriamo Pfizer, ma fino a quando non sarò certo delle forniture non lancio strategie se poi non ho la certezza di mantenerle". Ventenni, trentenni e quarantenni si sono fatti avanti? "Il 48% della fascia 20-24, il 51% dei 25-29 e dei 30-34, il 50% dei 35-39 e il 61% dei 40-44. Quindi, possono ancora migliorare. Dai 45 ai 49 anni il 65% si è già vaccinato o ha prenotato". Quanti operatori sanitari non sono ancora vaccinati? "Nell’Ausl, 400 su 9mila dipendenti e ne potremo ricollocare una trentina. Abbiamo parlato con i sindacati, stiamo facendo un ultimo passaggio, poi chi non aderisce sarà sospeso". Qual è il numero dei ricoverati Covid negli ospedali? "Sono 31, tra noi e il Sant’Orsola".

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