Variante indiana, otto casi "Almeno due focolai"

Sambri: "Trovate quindici mutazioni in Regione su 2mila sequenziamenti". L’appello di Donini: "Ora servono più scorte". Fascia 25-29: prenotati in 11mila

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di Donatella Barbetta

Primo giorno di prenotazione per il vaccino anti Covid della fascia d’età che va dai 25 ai 29 anni: fino alle 18 di ieri avevano fissato l’appuntamento in 11.127 nel territorio dell’Ausl. I trentenni, venerdì scorso, allo stesso orario avevano superato quota 16mila. Ma in viale Aldo Moro si osserva che in Regione le prenotazioni sono arrivate a 36.511 e poiché il target è di 215.866 giovani, e 83mila sono vaccinati per altri motivi, questa fascia ha risposto già al 55%.

ZONA BIANCA

"È il primo giorno di zona bianca grazie ai sacrifici che abbiamo fatto nei mesi scorsi e al buon andamento della vaccinazione – osserva Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute –, con dati epidemiologici abbastanza favorevoli sul piano dei contagi".

RICHIESTA AL GOVERNO

"Saranno 40mila le vaccinazioni eterologhe in Regione – fa i conti Donini, pensando alle seconde dosi per gli under 60 che non potranno più fare il vaccino anglo-svedese, ma ne avranno un altro – e quindi visto che adottiamo le stesse disposizioni di AstraZeneca anche per Johnson&Johnson, chiediamo che vi sia la possibilità di avere più scorte di Pfizer e Moderna a livello nazionale e quindi anche in Emilia-Romagna".

SECONDE DOSI

Le seconde dosi degli under 60 che avevano ricevuto AstraZeneca per l’Ausl sono circa 4.500. "Ma non sarà necessario riprogrammare l’appuntamento – precisa Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl – le persone manterranno la stessa data, ma riceveranno Pfizer come seconda dose".

IL RECUPERO

Entro fine mese entreranno in azione anche i farmacisti a cui la Regione vuole affidare il ‘recupero’ degli over 60 non vaccinati, utilizzando AstraZeneca e J&J. Donini chiede l’aiuto dei medici di famiglia, sulla base del "rapporto fiduciario che hanno con i loro pazienti". Ma anche dei farmacisti che presto "saranno in campo, magari affidando loro le dosi Johnson&Johnson e Astrazeneca, con il compito di individuare e convincere gli over 60 che non si sono potuti o voluti vaccinare".

LE MUTAZIONI DEL VIRUS

In Emilia-Romagna sono "una quindicina" i casi di variante indiana sequenziati, precisa Donini. Vittorio Sambri, coordinatore dei laboratori Covid 19 della Regione, spiega che "su circa 2mila campioni positivi analizzati, mille da noi e mille a Parma, abbiamo trovato 8 casi di variante indiana a Bologna, 2 nel territorio dell’Ausl di Imola, 3 a Ferrara e 2 in Romagna. I casi di Bologna sono riconducibili ad almeno un paio di focolai, si tratta del sottotipo 617.1, come per Imola, e quindi con minore trasmissibilità. A Ferrara e in Romagna, invece, è emersa la variante 617.2 , quella che gira in Inghilterra. Se sono preoccupato? Con questi numeri no e poi il vaccino è efficace, ma se le cifre cambieranno, allora bisognerà trovare il coraggio di prendere decisioni basate sui nuovi numeri".

OPEN DAY

Saranno confermati gli open day che hanno già prenotazioni, ma non se ne proporranno altri. Donini li definisce "superati" per le nuove regole. L’open day, precisa Bordon, "era una occasione per mettere a disposizione dei cittadini vaccini indicati prioritariamente per altre fasce d’età che erano fermi. Il nostro obiettivo è progredire rapidamente nella campagna, se l’open day non è più lo strumento adeguato, cercheremo anche con la collaborazione degli hub privati di arrivare quanto prima al risultato".

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