Bologna autovelox, monta la protesta sulla San Donato

Tre box installati in tratti rettilinei e altri due in arrivo. I residenti sui social: "Ma quale sicurezza? Servono solo per fare cassa"

Nell’immagine di archivio, una postazione per autovelox della polizia locale

Nell’immagine di archivio, una postazione per autovelox della polizia locale

Bologna, 28 maggio 2022 - Sono arrivati tre pre-velox a Granarolo, altri due sono in arrivo, ed hanno creato non poco scompiglio e malcontento tra la cittadinanza locale. I cinque dispositivi, da ‘riempire’ e quindi diversi rispetto ai velox fissi, si trovano tutti sulla via san Donato a Quarto Inferiore vicino a via Bettini, fra Quarto e Granarolo e nei pressi dell’ex scuola elementare in ingresso al centro. Ne arriverà uno su via Cadriano nei pressi della scuola d’infanzia Angela Fresu e su via Roma a Viadagola. Ed è proprio il fatto che tutti e tre i primi pre-velox si trovino sulla san Donato è al centro della polemica.

I residenti, sui social network e sulle chat di vicinato, si sono espressi chiaramente: "Non c’è motivo di mettere pre-velox in un rettilineo come la san Donato. I dispositivi messi in questo modo non servono affatto a tutelare la sicurezza di noi residenti. Su un rettilineo cosa mai può succedere se si fanno i 60 chilometri orari? Che dicano la verità e ammettano che li hanno messi lì solo per fare cassa sapendo che le persone vanno un po’ più veloce del limite vista la natura della strada. Imbarazzante".

A rispondere, nel dettaglio, è il sindaco Alessandro Ricci: "Vedo che il solo fatto di aver iniziato il montaggio dei box che andranno a ospitare le apparecchiature ha generato una grandissima attenzione e anche un’enorme discussione. I box producono frenate? Significa che si stava andando veloci e quindi si passa a velocità sostenuta magari a Quarto piuttosto che in altro centro abitato del territorio. I box producono tamponamenti? Esiste una regola che spesso ci scordiamo che si chiama distanza di sicurezza, che se rispettata riduce molto i rischi di collisione e se magari mentre guidiamo non parliamo al telefono e non rispondiamo ai messaggi forse la nostra attenzione sarà più alta e il rischio di riduce. All’interno sarà collocato il rilevatore della velocità che sarà operativo in presenza della pattuglia della polizia locale".

Il primo cittadino, poi, aggiunge: "Come ogni cosa ci sarà sempre chi pensa e ritiene che sarebbe meglio un altro luogo ritenuto più pericoloso. Magari ha anche ragione, ma delle scelte bisogna farle. La presenza dei box non impedisce di fare controlli da altre parti, che continueremo a fare. Abbiamo previsto un piano che gradualmente attueremo. Infine questa storia del fare cassa. Se le sanzioni sono fatte in modo illegittimo è un dibattito che ha senso, altrimenti di cosa parliamo? Vado forte, mi beccano, pago. Cosa c’entra con il fare cassa. Sbaglio io ad andare forte o sbagliano coloro che mi sanzionano? In ogni caso i proventi li destiniamo alla sicurezza stradale come prevede la legge".

 

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