Vergato, il sindaco: "File troppo lunghe alle Poste" La replica: "Aperture ridotte per il decreto"

Momenti di tensione all’ufficio postale di Vergato. Nella giornata di venerdì, si è registrata una lunga fila di persone fuori dallo sportello.

Per questo motivo, il sindaco Giuseppe Argentieri è uscito allo scoperto, denunciando la situazione. "Gli uffici periferici di Tolè e Cereglio sono stati chiusi, questo obbliga le persone a fare diversi chilometri in un momento in cui gli viene detto di stare in casa. Non è possibile avere 250 accessi soltanto in una mattina – spiega il primo cittadino – e così si è creato un problema enorme di ordine pubblico. Dal nostro punto di vista, siamo delusi, perché questi provvedimenti vengono presi senza un confronto con chi governa i territori. Le persone sono esasperate, il personale è allo stremo perché si trova a gestire situazioni di emergenza. Questa rarefazione del servizio non è sostenibile in una zona come la nostra, da domani prenderemo contatti con Poste per avviare un confronto e cercare in tutti i modi un’intesa che limiti gli accessi". Non si è fatta attendere la risposta di Poste Italiane: "Il decreto Cura Italia ci ha imposto di ridurre al minimo le aperture, non è una nostra iniziativa, ma ci siamo adeguati alle disposizioni del Governo. In questa emergenza, sono state procrastinate tutte le scadenze. Ribadiamo l’invito a recarsi negli uffici postali solo per operazioni strettamente necessarie, senza utilizzare il servizio come un pretesto per uscire".

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