"Veto di Calenda? Ne risponda il Pd"

Michele Bonforte replica al leader di Azione: "Siamo per un accordo di difesa della Costituzione"

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Il veto di Carlo Calenda, leader di Azione, all’ingresso di Verdi e Sinistra italiana nella neo-coalizione fra Pd e Azione ("per quanto ci concerne, per loro non c’è spazio"), suona a sinistra come una porta sbattuta in faccia.

Michele Bonforte (nella foto) coordinatore della segreteria regionale Sinistra Italiana Emilia-Romagna, rilancia la palla al segretario dem Enrico Letta: "Se Calenda pone un veto, sarà il Pd a dover rispondere".

Uno dei nodi che paiono insormontabili è il sostegno alla cosiddetta ‘agenda Draghi’ – uno dei punti di programma dell’alleanza Pd-Azione – che sia Europa Verde che Sinistra italiana ritengono "impraticabile".

"Qualcuno – avverte Bonforte – dovrà pure spiegare come mai, dopo le meraviglie del governo Draghi, ci ritroviamo una destra più forte, e un malcontento popolare e sociale così vasto".

Dal punto di vista del contributo di Sinistra italiana alla coalizione, "noi siamo per un accordo di difesa della Costituzione – afferma Bonforte –, dove ognuno ha le proprie proposte, e di certo noi ne abbiamo molte diverse da Calenda".

Sinistra italiana, ricorda il coordinatore regionale, "non vuole certo costringere Calenda ad essere favorevole alle energie rinnovabili, e lui non ci convincerà mai ad essere favorevoli alle centrali nucleari".

"Noi – aggiunge Bonforte – rispondiamo al rischio di una vittoria della destra così schiacciante da mettere a rischio la Costituzione, con una proposta di accordo tecnico nei collegi uninominali".

l. o.

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